Metalli Capra, altri trenta giorni per rimodulare il piano
La Raffineria Metalli Capra avrà altr trenta giorni, fino al 30 novembre, per rimodulare il suo piano di rilancio, elemento determinate per l’ammissione della società alla procedura di concordato preventivo. Questa nuova scadenza è stata definita dal Tribunale al termine dell’udienza fissata con i legali dell’azienda siderurgica di Castel Mella e alla luce della decisione presa dalla Jordan Steel Work (riconducibile a un gruppo arabo) di non proseguire la trattativa per l’acquisto appunto della Raffineria Metalli Capra.
L’offerta della Jsw comunque è stata avvicendata da altre manifestazioni di interesse, rivelano fonti molto vicine alla società bresciana. Tant’è che, tenendo conto di questa prerogativa, i vertici della Raffineria Metalli Capra sarebbero ora propensi a imbastire un piano industriale «aperto a più offerte, per giungere alla cessione dell’azienda (comprensiva dell’intera forza lavoro) nel più breve tempo possibile».
Inoltre, sempre secondo alcuni professionisti vicini alla società, relativamente alla questione della discarica di Capriano del Colle, nelle ultime settimane «sono stati compiuti importanti passi in avanti» dal punto di vista ambientale e questo aspetto va sicuramente a rafforzare la loro posizione. L’evoluzione della vicenda verrà verificata dai togati di via Gambara nella prossima udienza, fissata per la metà di dicembre.
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