Metalli Capra al capolinea: no al piano del concordato
Il piano di rilancio della Raffineria Metalli Capra, nella sua ultima versione, rimodulata a fine anno dai legali della società metallurgica di Castel Mella, non ha ricevuto il beneplacito del Tribunale di Brescia.
Irrimedibilmente, la richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo avanzata dalla stessa azienda in aprile è stata giudicata «inammissibile» dai togati di via Gambara. Successivamente, di fronte alle numerose istanze di fallimento ancora pendenti sulla Raffineria Metalli Capra, i magistrati ne hanno formalizzato il dissesto.
La sentenza è stata pubblicata nel pomeriggio di ieri: il collegio dei curatori fallimentari sarà composto dai professionisti Stefano Midolo, Davide Felappi e Leandro Di Prata. L’esame dello stato passivo è fissato al 14 maggio. A rischio 82 posti di lavoro.
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