Mercatone Uno: dipendenti licenziati via WhatsApp

Shernon Holding, la società che gestiva i 55 punti vendita di Mercatone Uno e quello bresciano di Castegnato, è fallita. La notizia è arrivata come una doccia fredda venerdì notte per i 1860 dipendenti italiani e per i 18 del punto vendita di Castegnato. Nei giorni scorsi i vertici di Shernon e i sindacati si erano incontrati al Ministero dello sviluppo economico senza che fosse presentato un piano di rilancio e c'era attesa nelle ultime ore per il vertice messo in calendario il 30 maggio, giorno in cui - come ci aveva raccontato il segretario bresciano di Filcams Cgil, Giuseppe Leone - si sarebbe dovuto conoscere qualcosa in più sull'evoluzione della richiesta di ammissione alla procedura di concordato presentata dalla holding al tribunale di Milano.

Invece a insaputa di tutti giovedì 23 la Shernon ha depositato al tribunale milanese dichiarazione di fallimento. Ora la situazione è delicata, non solo per i 1.860 dipendenti ma anche per le 500 le aziende fornitrici, che vantano crediti non riscossi per circa 250 milioni di euro. Di fronte alla sentenza di fallimento, l'Associazione fornitori Mercatone Uno rende noto di seguire attentamente «il percorso giuridico che si evolverà, soprattutto per capire le conseguenze tra questo fallimento e il procedimento di amministrazione straordinaria del Gruppo Mercatone, al fine di tutelare i crediti dei propri associati e i livelli occupazionali».

In gioco anche l'indotto, che impegna in Italia quasi 10.000 persone. In più c'è il problema della clientela. Molta gente si è presentata ieri mattina nei punti vendita per ritirare merce sulla quale aveva già versato acconti per migliaia di euro. Le persone, trovando il negozio chiuso, se la sono presa con i dipendenti che hanno trovato in zona, dal momento che fino al giorno prima l'attività di vendita era proseguita senza problemi.