Economia

Mercato immobiliare, calano le compravendite ma aumentano i costi degli immobili

Paola Gregorio
È il mercato residenziale analizzato da maggio 2023 allo stesso mese di quest’anno, dal Listino dei valori immobiliari di Brescia e Provincia, edito da Probrixia
Immobiliare, case più care e green
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Si acquistano meno case, soprattutto nuove, e infatti c’è una flessione nelle compravendite, mentre i costi degli immobili aumentano. C’è infatti poca offerta, i mutui sono cresciuti per i tassi più alti e i costi di costruzione sono lievitati per mancanza di materia prima e realizzazione di case nuove necessariamente green e ad alta efficienza energetica.

Le zone più costose

È il mercato residenziale analizzato da maggio 2023 allo stesso mese di quest’anno, dal Listino dei valori immobiliari di Brescia e Provincia, edito da Probrixia.

Sirmione, zona Castello e fronte lago, è in assoluto la zona più cara della provincia, dove si pagano 8 mila euro al metro quadro, seguita da Desenzano, fronte lago (7.500 euro mq), Ponte di Legno (7 mila mq), Salò e Gardone Riviera lungolago (6.500 e 6.300 mq), Gargnano (6.000 mq), Padenghe (5.500 mq), Manerba e Moniga (5.100 mq) Salò centro storico e Toscolano Maderno lungolago (5.000 mq), San Felice del Benaco e Portese (4.900 mq).

In città la parte del leone la fa il centro storico Duomo, Musei, Zanardelli, Tebaldo Brusato, via Tosio, corso Magenta, piazzale Arnaldo, via Cattaneo, piazza Vittoria, piazza Loggia, via Santa Chiara, dove si va dai cinque mila e cinquecento euro ai 4.700 al metro quadro. Al Carmine i prezzi variano dai 2.500 ai 3.000 al metro quadro.

L’importanza del comparto edile

Come ha ricordato Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio di Brescia, l’edilizia, con le quasi diciottomila imprese, quarantacinque mila addetti e 3 miliardi di euro di valore aggiunto, è un settore importante per l’economia bresciana. Chi acquista, soprattutto i giovani, predilige metrature più contenute ma con una classe energetica alta. «Dalle 18mila unità in vendita si è passati a meno di tremila - conferma Gianbattista Quecchia, presidente del Comitato di Borsa - . In prospettiva la tendenza potrebbe essere il recupero dell’usato - che al momento ha qualche difficoltà a mantenere i prezzi dell’anno precedente, visti i costi delle ristrutturazioni, specie per gli appartamenti più grandi - l’aumento dei costi e la maggiore richiesta di case green».

Il rialzo dei valori è in media del 2% - 3%, ma nelle zone turistiche come i laghi, si è abbondantemente oltre il 5%. Demetrio Rossi, coordinatore del Comitato di Listino precisa: «Sul lago bisogna considerare che ci sono gli acquirenti stranieri, anche se sembra che quest’anno i tedeschi siano assenti».

Le zone meno costose

Più ci si allontana dalla città, più i costi diminuiscono. Nei ultimi dieci posti della classifica si trovano paesi come Frontignano, frazione di Barbariga, le frazioni di Pontevico e di Pompiano, Casto e Milzanello dove si può acquistare a 1.400 - 1.490 euro al metro quadro. I prezzi degli affitti sono cresciuti in maniera vertiginosa, diminuiscono i contratti quadriennali e aumentano quelli a termine, per uso turistico e per gli studenti universitari.

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