Mercato auto usate, a Brescia +8,7% in dieci mesi
Brescia è in linea con la media nazionale, seppur esibisca dati leggermente superiori relativamente al mercato dell’auto usata. Una crescita del +8,7% nei trasferimenti di proprietà nella nostra provincia, guardando ai primi 10 mesi del 2024: sono 58.830 i «trasferimenti netti» (i veicoli ceduti a un altro soggetto che non sia un concessionario), l’11,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Son invece 49.491 i veicoli oggetto di «minivolture» (cessione del proprio veicolo a un concessionario), ovvero il 5,8% in più rispetto all’anno precedente. Di conseguenza la variazione media complessiva è pari all’8,7% per un totale di 108.321 veicoli.
In Italia
Un mercato, quello delle autovetture usate, che anche su scala nazionale gode di buona salute. Lo certifica il Centro studi e statistiche Unrae, l’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri: con 534.809 trasferimenti di proprietà, il mese di ottobre evidenzia un +8,5% rispetto ai 493.132 di ottobre 2023. I trasferimenti netti guadagnano il 9,7% e le minivolture il 6,9%.
Nei primi 10 mesi, la crescita è del 7,8% con 4.473.787 passaggi complessivi rispetto ai 4.149.489 di gennaio-ottobre 2023. In confronto al 2019, tuttavia, il mese registra un livello inferiore del 5,9% e trascina in territorio negativo (-3,7%) anche il cumulato dei 10 mesi.
I dati regionali
L’analisi per regione vede al primo posto per i trasferimenti netti, a ottobre, la Lombardia al 16,3%, in crescita di 0,6 punti verso ottobre 2023 e di 0,4 punti prendendo in esame la variazione tendenziale gennaio-ottobre 2024, che si attesta 15,8% (era 15,4% lo scorso anno); al secondo posto si colloca il Lazio al 9,7% ed in terza posizione la Campania con il 9,1%.
I motori
Entrando più nel dettaglio, sempre a livello generale, l’indagine accende un focus sulle alimentazioni, dove il diesel mantiene la leadership fra le motorizzazioni dell’usato, continuando però a ridurre il suo peso, in quanto scende al 42,9% dal 45,3% dei primi 9 mesi dell’anno; al secondo posto il motore a benzina, con una quota piuttosto stabile al 39,5% nel mese (-0,3) e al 38,6% nel cumulato.
Le ibride occupano una terza posizione molto distanziata, con l’8,6% nel mese e 7,6% nel cumulato; segue il Gpl, al 4,8% sia ad ottobre, sia nei 10 mesi. Il metano si posiziona al 2,1% in ottobre e al 2,2% nei 10 mesi, mentre Bev e plug-in salgono rispettivamente a 0,9% e 1,1% del totale (0,8% e 1,0% nel cumulato).
Il profilo dell’acquirente
Quanto al quadro dei trasferimenti per contraente, gli scambi tra privati/aziende rimangono predominanti e rappresentano il 56,3% di tutti i passaggi di proprietà (55,9% nel cumulato).
Sempre meno attraenti poi risultano essere le vetture «anziane», con oltre 10 anni di età, la cui quota scende dal 48,5% dei 9 mesi precedenti al 47,7% (2,8 punti in meno rispetto al 2023), portando al 48,4% il cumulato. Guadagnano invece i trasferimenti di vetture fino a 4 anni di anzianità, che coprono il 23,0% a ottobre, +1,8 punti su ottobre 2023. Spicca per le minivolture (ovvero la vendita di un veicolo a un concessionario/rivenditore di veicoli usati) il buyback del nolo a breve termine: se in ottobre emerge una perdita di 4,9 punti per i privati o altre società che permutano la propria vettura, in calo al 53,5% (57,1% nei 10 mesi), recuperano 0,2 punti i ritiri di autovetture; ne acquistano 1,7 le auto provenienti dal noleggio a lungo termine (all’11,3% e 10,6% nei 10 mesi) e, soprattutto, 3,2 punti quelle provenienti dal breve termine, che esibiscono uno 7,7% (3,3% in gennaio-ottobre).
Per il resto, anche in questo specifico segmento le auto diesel confermano il loro primato e si contrae il volume delle autovetture con più di 10 anni, al 32,9% del totale (36,5% nei 10 mesi).
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