Economia

Mediaworld, tensioni a Brescia ed Erbusco

Filcams Cgil e Fisascat Cisl hanno indetto per domani uno sciopero che coinvolgerà gli oltre 100 punti vendita italiani di Mediaworld
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Filcams Cgil e Fisascat Cisl hanno indetto per domani uno sciopero che coinvolgerà gli oltre 100 punti vendita italiani di Mediaworld, dopo che la società (Mediamarket, che conta 6 mila dipendenti) ha annunciato la chiusura dei punti vendita di Grosseto e Milano Stazione centrale, di voler trasferire la sede amministrativa di Curno a Verano Brianza e l’eliminazione della maggiorazione domenicale del 90% a fronte dell’andamento negativo dei negozi.

Nei punti vendita Mediaworld di Brescia ed Erbusco che occupano circa 80 dipendenti - riporta una nota congiunta del sindacato -, si sono svolte nei giorni scorsi le assemblee sindacali con una buona partecipazione dei lavoratori «convinti che la crisi aziendale possa essere affrrontata anche con misure straordinarie condivise con le rappresentanze sindacali volte a risollevare le sorti aziendali e al contempo al mantenimento dell’occupazione fortemente a rischio in mancanza del senso di responsabilità sociale da parte dell’impresa».

Filcams e Fisascat criticano anche la politica aziendale in termini di «vendite online» e per tutti questi motivi, insieme alle rsa «auspicano una elevata partecipazione allo sciopero da parte dei lavoratori dei punti vendita Mediaworld di Brescia ed Erbusco, «perché l’iniziativa di sabato 3 marzo è un banco di prova importante per il futuro, rispetto a una vertenza complicata sulla quale pesa enormemente l’attuale impostazione - sbagliata - dell’azienda».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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