Marketing innovativo e tecnologie smart: la ricetta dei Belli per far crescere la Ave
La Ave di Rezzato come la nave dei pirati di Jack Sparrow: per una piccola impresa ci vogliono buone dosi di coraggio, genialità, ma anche un pizzico di pazzia, per tener testa alle multinazionali che operano nel vasto mercato dei componenti elettrici. La pmi bresciana nel 2022 ha fatturato poco più di 43 milioni di euro e ancora una volta ha mostrato ricavi in crescita, rosicchiando importanti quote di mercato ai colossi internazionali.
Case history
Ave è un caso di scuola tra le piccole imprese del made in Italy, non solo per gli investimenti in tecnologia ed innovazione di prodotto messi in campo, ma anche per le inedite strategie di comunicazione adottate. Come la campagna di marketing itinerante ideata nel 2022 e che ha toccato le principali città d’Italia.
«Per lo Smart Revolution Tour, ci siamo ispirati allo spettacolo dei pirati di Gardaland - confida l’ad Emanuele Belli, quinta generazione della famiglia Belli che con il fratello Tommaso, affianca il papà Alessandro alla presidenza dell’azienda -. Abbiamo attraversato mezza Italia per promuovere il marchio e la nuova gamma prodotti: l’investimento è stato di 1,6 milioni di euro per un concept emozionale ed interattivo di grande impatto dedicato agli elettricisti che hanno testato le novità smart».
Il tour
Iniziativa senza precedenti nel mondo dei componenti elettrici, ha toccato otto città italiane (dopo a Brescia, a fatto tappa a Bari, Bologna, Roma, Padova, Napoli, Catania e Torino); in ognuna è stata installata una tensostruttura mobile da 1.200 metri quadrati, dove sono andati in scena per 10 giorni 3 eventi giornalieri.
«Una iniziativa imponente - spiega l’ad Belli - che ha coinvolto a livello nazionale più di 7.000 installatori e 1.500 tra architetti e progettisti con un solo obiettivo: fare vivere ai professionisti una nuova esperienza, sperimentare i prodotti smart home Ave che semplificano il lavoro dell’elettricista grazie all’adozione della tecnologia Mesh, semplice affidabile e sicura».
Il gruppo
Nata in Valsabbia nel 1904 come «Società Anonima Valsabbina Elettrotecnica», nel 1930 assume la denominazione commerciale Ave e dai primi anni Novanta trasferisce il quartier generale nella moderna sede di Rezzato. Molti i riconoscimenti ricevuti nel corso della storia: dal Compasso D’Oro per il primo interruttore modulare Serie Habitat; alle placche colorate della linea Domus ideate da Gio Ponti che hanno rivoluzionato il settore; nel 2010 riconoscimenti arrivano con il primo interruttore «a sfioro» della serie AveTouch; mentre nel 2016 Ave viene inserita tra le «100 eccellenze italiane» e lo scorso anno tra le «Imprese vincenti» di Intesa Sanpaolo.
Oggi Ave è una realtà in continua espansione ed esporta i suoi prodotti in circa 70 Paesi. Cuore dell’azienda resta la sede di Rezzato, dove lavorano oltre 200 dipendenti e dove si trovano i reparti di stampaggio materie plastiche e minuterie metalliche, il reparto di elettronica, di assemblaggio automatico. In Romania, nello stabilimento di Targu Mures (regione della Transilvania) operano una ventina di 20 dipendenti nell’assemblaggio dei prodotti a basso valore aggiunto. Il gruppo conta anche uno stabilimento in Libano, a Zahle (20 dipendenti) in partnership con un player locale che produce prodotti a marchio Meta, per il mercato libanese. Infine ci sono le filiali commerciali a Dubai, a Belgrado e in Giordania.
I numeri del 2022
La società dallo scorso novembre è tornata al 100% italiana (e bresciana), la famiglia Belli ha infatti riacquistato - attraverso la holding di famiglia Finbel srl - il 25% delle quote che dal 1999 erano in mano al gruppo Hager, multinazionale franco tedesca attiva nella fornitura di soluzioni e servizi per installazioni elettriche.
Negli ultimi cinque anni il gruppo ha visto quasi raddoppiare il fatturato che nel 2022 chiuderà a 43 milioni, in crescita rispetto ai 39 milioni nel 2021 (nel 2021 l’Ebitda è stato pari al 18%, mentre l’utile netto è stato di 3,4 milioni, il migliore nella storia dell’azienda). «Il nostro obiettivo è toccare quota 50 milioni di euro nell’arco dei prossimi 4/5 anni -, spiega Emanuele Belli -. Da anni non distribuiamo dividendi ed investiamo gli utili in azienda. Stiamo realizzando un nuovo magazzino automatico ad alta densità. Lo spazio recuperato ci consentirà di installare nuove linee produttive. L’investimento è di circa 1,8 milioni e si aggiunge ai 3.2 milioni di euro investiti negli ultimi due anni in impianti 4.0 ed al cambio del sistema gestionale».
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