Economia

Magli lancia Mis: logistica al servizio dell’acciaio green

Le unità intermodali del gruppo verranno utilizzate per il trasporto di materiali di riciclo
Mis, la nuova business unit, di Magli Intermodal Service - © www.giornaledibrescia.it
Mis, la nuova business unit, di Magli Intermodal Service - © www.giornaledibrescia.it
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C’è un settore abbastanza giovane, a Brescia, che richiama investimenti immobiliari importanti dai fondi, ma che sta anche occupando spazi sempre più ampi e diversi sul mercato creando nuovi posti di lavoro: è la logistica, ovvero l’interazione nel trasporto tra autotrasporto, ferrovia, nave ed aereo. Un comparto in cui un protagonista in crescita (silenziosa, ma reale e appassionata) è il gruppo bresciano Magli i cui esponenti principali sono Albino,78 anni, e Paolo Magli, 50 anni, padre e figlio. Magli Intermodal Service, realtà nata nel 1980 a Brescia su iniziativa dell’omonima famiglia che ha superato il suo primo quarantaduesimo anno di attività, è attiva nella logistica dei prodotti siderurgici.

Il punto

Lavorando come «multimodal transport operator», affiancando alla funzione del trasporto quella del magazzinaggio, Magli Intermodal Service ha dato vita ora ad una nuova business unit, ribattezzata «Mis open network», con la quale ha debuttato nel mercato degli mto, acronimo di «Multi transport operating».

Con questo nuovo servizio la società bresciana mette a disposizione di trasportatori, operatori logistici e altri operatori dotati di proprie unità intermodali e semirimorchi, soluzioni ferroviarie sui principali assi che collegano l’Italia con il centro e nord Europa, integrando così l’offerta per il comparto siderurgico legata nello specifico al trasporto di materiali di riciclo e inerti, allargando il campo della siderurgia verde «consapevoli - commenta Paolo Magli - che la domanda per soluzioni logistiche a basso impatto ambientale sarà sempre più intensa e guidata dall’offerta di servizi affidabili».

Gli investimenti

La nuova business unit colloca Magli Intermodal Service in un piano di investimenti di 17 milioni che avrà termine nel 2024, con obiettivo l’integrazione e lo sviluppo della gestione di una rete di terminal intermodali, portuali e logistici con obiettivo l’estensione della società bresciana sul mercato.

Mis ha chiuso il 2021 con un fatturato in aumento del 53% a 36 milioni di euro (mentre quello aggregato è di 150 milioni), al termine del quinquennio 2017-2021 in cui ha realizzato un tasso medio annuale di incremento del 17%. In miglioramento anche i volumi di merce trasportata, passati a 1.083.253 tonnellate (+ 118% rispetto al 2020 e più che raddoppiati nel confronto con i dati pre-pandemia del 2019).

Il comparto

Nello specifico il settore intermodale ha espresso uno sviluppo del 9,5% rispetto al 2020 (e del 29% rispetto al 2019), con 11.850 unità intermodali trasportate. Contestualmente la società bresciana sta sviluppando i suoi dipendenti diretti, cresciuti nei primi mesi del 2022 a 135 unità (dai 33 del 2017 e dai 98 del 2021).

Mis è attiva sul mercato con un parco automezzi di 120 trattori stradali, 200 semirimorchi, 81 carri ferroviari e oltre 500 container intermodali. La società è operativa anche nei terminal intermodali di Acquanegra Cremonese, Montirone e presso l'interporto di Jesi con la partecipata Dpa.

In Italia la società bresciana è attiva prevalentemente nel Nord, ma con presenza anche all’estero - in Germania, Olanda, Francia, Austria, Svizzera - attraverso una rete di infrastrutture e servizi ed attraverso una organica serie di partecipate, con un aggregato di 225 milioni e trecento addetti occupati.

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