Economia

Made in Steel, l'anteprima a Brescia

Ieri a Brixia Expo gli incontri «one2one» con i rappresentanti dei Paesi esteri. Cavalli: «Esportare per reggere alla crisi»
L'anteprima bresciana di Made in Steel
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Alla vigilia della quinta edizione della fiera «Made in Steel», che si apre oggi a Milano (FieraMilanoCity) e che proseguirà fino a venerdì, gli imprenditori bresciani dell'acciaio sono stati invitati al Brixia Expo di via Caprera per un'anteprima dal sapore internazionale con i delegati di quattro Camere di Commercio italiane all'estero, in rappresentanza dei Paesi che costituiscono i partner commerciali più interessanti nel settore siderurgico (Germania, Tunisia, India ed Emirati Arabi Uniti).

Una ventina le aziende che hanno preso parte all'iniziativa, nella quale è stato presentato il programma della tre giorni milanese, sono state esposte le opportunità legate ai 4 mercati che trainano il settore e si sono svolti incontri «one2one» con i delegati delle Camere di Commercio per analizzare le opportunità e le esigenze specifiche di ciascuna azienda. Di fronte alla crisi consolidata nel settore dell'acciaio bresciano, che pur continuando a rappresentare la prima provincia italiana per fatturato ed esportazioni ha visto un calo di queste ultime nel periodo 2008-2012 di quasi il 17%, «l'unica ancora di salvezza per le imprese è l'internazionalizzazione».


«Bisogna esportare per reggere alla crisi - ha sottolineato nel suo intervento l'assessore regionale Alberto Cavalli alla sua prima uscita pubblica -, per reagire al forte calo della domanda interna e "Made in Steel" ha un ruolo proattivo a fianco delle imprese, rappresentando l'acciaio lombardo nel mondo e catalizzando le opportunità che legano le nostre aziende ai mercati esteri». Un ruolo che giustifica la scelta di trasferire la fiera per la prima volta a Milano. «Milano non è l'obiettivo - ha chiarito Fabio Rocca, consigliere di Made in Steel - ma un palcoscenico che offre maggiore visibilità ai nostri produttori». 4 i mercati interessanti per gli imprenditori bresciani. La Tunisia perché ha eliminato i dazi doganali sui prodotti non di lusso e consente di produrre low-cost in un'area che rappresenta un hub per tutto il nord Africa; ma anche l'India e gli Emirati Arabi Uniti dove il fabbisogno di metalli, è in crescita.

cla. p.

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