Economia

Macchine utensili, 2024 nero: «Il mercato Italia si è fermato»

La Redazione Web
Il settore registra un calo dell’11,4%, nonostante la crescita delle vendite sui mercati esteri
Il settore macchine utensili sotto la lente
Il settore macchine utensili sotto la lente
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Si chiude con un calo consistente di quasi tutti gli indicatori economici il 2024 dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. Il 2025 non sarà brillante ma è attesa comunque una timida inversione di tendenza. È quanto emerge dai dati del Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu - Sistemi per produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, parte di Confindustria.

Nella provincia di Brescia, ricordiamo, è presente un importante distretto specializzato in macchine utensili.

Secondo il report nel 2024, la produzione si è attestata a 6,745 miliardi di euro, segnando un calo dell’11,4% rispetto all’anno precedente. Il calo è stato determinato dalla forte contrazione delle consegne dei costruttori sul mercato interno il cui valore si è fermato a 2,255 miliardi, il 33,5% in meno del 2023, zavorrate dalla bassa propensione agli investimenti da parte degli utilizzatori italiani. La misura di questa debolezza si esprime con il dato del consumo domestico crollato del 34,8% a 3,795 miliardi.

Questo trend ha avuto impatto anche sull’andamento dell’import che si è ridotto del 36,5% a 1,54 miliardi. Differente la performance dei costruttori italiani sul mercato estero, come dimostra il dato di export cresciuto, del 6,3% rispetto al 2023, a 4,49 miliardi, valore record mai raggiunto in precedenza. Il dato di export/produzione è salito a 66,6%. Per il 2025, i risultati attesi prevedono un ritorno al campo positivo ma con incrementi molto moderati.

Le previsioni

In particolare, secondo le previsioni elaborate dal Centro Studi Ucimu, nel 2025, la produzione tornerà a crescere, attestandosi a 6,94 miliardi (+2,9% rispetto al 2024). Questo risultato sarà determinato sia dal positivo andamento delle esportazioni che registreranno stazionarietà (+0,3%) rispetto al valore del 2024, attestandosi a 4,505 miliardi (nuovo record), sia dalla timida ripresa delle consegne dei costruttori italiani che cresceranno a 2,435 miliardi (+8% rispetto al 2024), trainate dal riavvio della domanda domestica.

Il consumo italiano di macchine utensili, robot e automazione crescerà a 4,07 miliardi, pari al 7,2% in più rispetto al 2024. «Dopo l’estate è apparso chiaro che il 2024 sarebbe stato un anno completamente perso - ha detto il presidente di Ucimu, Riccardo Rosa -. Gli Stati Uniti sono un mercato importante, il timore che la nuova amministrazione possa decidere di attuare una nuova politica di dazi impone un ragionamento sulle nostre attività di internazionalizzazione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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