Macchine tessili e «big data» Marzoli punta sull’Oriente

Il futuro per la Marzoli riparte da Shanghai. L’azienda del gruppo Camozzi, specializzata nella fornitura di linee complete di macchine, componenti e soluzioni digitali per il processo di filatura, sta attualmente partecipando alla prima fiera mondiale in presenza dall’avvento della pandemia, la «Itma Asia + Citme».
Già presente da tempo sul mercato tessile asiatico, il più importante su scala internazionale, la storica azienda nata nel 1851 e dal 1999 parte di Camozzi si mette in vetrina puntando su innovative soluzioni tecnologiche e sull’attenzione all’economia circolare.
Sotto il primo profilo la Marzoli espone a Shanghai lo stiratoio Dfr1, progettato e sviluppato per eccellere in termini di capacità produttiva e qualità del filato, grazie ad una velocità di 1.000 m/min ed una grande regolarità del nastro. Ma dal punto di vista tecnologico l’azienda bresciana ha numerosi altri assi nella manica.
La piattaforma. «Nel 2015 presentammo il nostro Marzoli Remote Maintenance Mrm - spiega Cristian Locatelli, general manager della Marzoli -, prima piattaforma software brevettata al mondo nel settore meccano-tessile, che analizza i big data dei processi delle macchine rilevati come mission critical, per monitorarne in maniera continuativa l’operatività». Da questa «rivoluzione» specificatamente rivolta all’ambito manutenzione ne sono però partite molte altre, «con lo scopo di ottimizzare in continuo anche i parametri di lavoro» sottolinea Locatelli. Alla fiera cinese verrà perciò presentato il software Brain Box, sviluppato per intero all’interno del gruppo Camozzi. Si tratta di un kit plug and play di facile installazione che prevede l’applicazione di sensori sulle singole macchine, la loro connessione alla Brain Box, il download della specifica app e infine l’attivazione della funzione di monitoraggio: «È come avere un tecnologo che costantemente migliora i parametri di lavoro» evidenzia il general manager.
In portafoglio. Ulteriori prodotti ad alto contenuto tecnologico sono invece TaomApp, che permette di definire attraverso foto scattate con il proprio smartphone il livello di trash contenuto all’interno del cotone, Trash Analyzer, per l’ottimizzazione del settaggio delle macchine di apertura e cardatura, e le soluzioni dedicate al mondo del tessuto non tessuto. Come si diceva però l’altro grande caposaldo dell’azienda con quartier generale a Palazzolo sull’Oglio sta nell’attenzione all’ambiente e ai dettami dell’economia circolare. «Di anno in anno continuiamo ad affinare le nostre soluzioni per il riciclo del prodotto tessile, lavorando in particolar modo sul riuso dello scarto - afferma Locatelli -. Attraverso specifiche tecnologie per la rigenerazione meccanica è infatti possibile ricavare nuova fibra da un tessuto. Questa fibra può essere utilizzata insieme a del materiale vergine per creare prodotti di qualità».
Grazie a tali eccellenze la Marzoli punta perciò ad ampliare il proprio raggio d’azione in Oriente, rilanciandosi proprio dai padiglioni della «Itma Asia + Citme». «Siamo felici di poter tornare a partecipare in presenza alle fiere dopo più di un anno di stop - commenta Lodovico Camozzi, presidente e ceo del Gruppo Camozzi -. Siamo inoltre certi che la nostra vision volta al miglioramento continuo rappresenti un valore aggiunto per i clienti, che potranno così puntare a nuovi sfidanti obiettivi per crescere nel loro mercato di riferimento».
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