Londra, nell’olimpo del fashion una sala dedicata a Penelope
Penelope lascia il suo nome nell’Olimpo del luxury fashion. La boutique bresciana fondata da Roberta Valentini sarà infatti tra le dodici storiche realtà della moda cui sarà dedicata una delle nuove sale riunioni della prestigiosissima sede londinese di Farfetch, piattaforma di vendita online di prodotti di moda di alta gamma che oggi conta oltre 700 atelier di lusso disseminati in ogni angolo del mondo.
Con i suoi oltre 3mila dipendenti, il retailer online Farfetch ha sedi e uffici (oltre a quelli di Londra, quartier generale del colosso britannico) a Tokyo, Dubai, Shanghai, Porto, New York, Hong Kong, Los Angeles e San Paolo; da settembre scorso è quotato alla Borsa di New York, e gli ultimi dati economici relativi all’azienda inglese (nella quale hanno investito giganti del calibro di Condénast e Tencent, e che ha stretto partnership con Burberry, Chanel e Apple) parlano di 547 milioni di sterline di merce venduta (+84%) e 151 milioni di sterline di ricavi (dati 2016).
Inutile nascondere, dunque, l’orgoglio di vedere il nome del negozio di abbigliamento di via Gramsci (cui fanno riferimento anche Penelope Sposa e Boysloft, specializzati rispettivamente in abiti da sposa e streetwear ricercato) tra quelli delle realtà più gettonate e amate dagli utenti di Farfetch, da Bernard Boutique a Hostem e Tessabit.
Il progetto, peraltro, ce lo racconta un altro bresciano doc, l’architetto Max Adiansi di StudioFibre, lo studio londinese che ha realizzato interior design, dna e arredi su misura di tutti i progetti Farfetch, incluso questo di Londra.
Gli uffici Farfetch di Londra occupano una superficie totale di circa 7mila metri quadrati disposti su sei piani in due distinti palazzi a Shoreditch. Modernissimi, sono tutti arredati con ampie postazioni in open space, inframezzate da varie zone relax, zone ristoro e sale riunioni. «Proprio nell’ultima realizzazione, tre piani in una torre con vista sulla City, ci sono una dozzina di sale riunioni e poiché si tratta del quartier generale, Farfetch ha deciso di dedicarne ciascuna ad altrettante storiche boutique che lavorano con loro fin dall’inizio, cambiando il modello replicato in tutti gli altri suoi uffici sparsi per il mondo che invece utilizzano schemi più consueti, come quello di dedicare le varie sale alle grandi vie della moda», racconta l’architetto Adiansi per il quale è stata una vera (e piacevole) sorpresa vedere scelto - tra i tanti - il nome di Penelope. Del resto, anche per l’avvento delle nuove tecnologie la Valentini ha avuto il consueto fiuto: il suo store è stato tra i primi ad investire sul canale della vendita on line per ampliare i propri confini, con il sito www.penelopeshoponline.com e proprio con la piattaforma Farfetch Partners.
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