Economia

L’olio del Garda è tra i dieci migliori d’Italia

Francesca Roman
A certificarlo è il Rapporto Ismea-Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane Dop, Igp e Stg 2024
Un campo di ulivi a Puegnago del Garda - Foto New Reporter Zanardelli © www.giornaledibrescia.it
Un campo di ulivi a Puegnago del Garda - Foto New Reporter Zanardelli © www.giornaledibrescia.it
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L’olio del Garda è tra i primi dieci in Italia. A celebrare la qualità dell’oro lacustre come una delle eccellenze italiane più apprezzate è stato il Rapporto Ismea-Qualivita sulle produzioni agroalimentari e vitivinicole italiane Dop, Igp e Stg 2024, presentato a Roma. I dati confermano che, nel 2023, l’olio Garda Dop ha registrato risultati eccezionali, conquistando il mercato con un aumento del 45% del valore alla produzione rispetto al 2022, posizionandosi al settimo posto tra gli oli Ig italiani, e un incremento del 47% del valore al consumo rispetto al 2022, posizionandosi al quinto posto tra gli oli Ig italiani.

Impegno costante

«Questi risultati positivi – commenta Simone Padovani, presidente del Consorzio di tutela Olio Garda Dop – sono il frutto di un impegno costante da parte degli olivicoltori e frantoiani del Garda, che lavorano con passione e dedizione per garantire un prodotto di altissima qualità. I dati forniti dal Rapporto Ismea-Qualivita ci mostrano che l’olio Garda Dop è sempre più apprezzato dai consumatori, che lo riconoscono come un prodotto di nicchia, sinonimo di qualità e autenticità».

Valorizzazione

Con appena 783 ettari di oliveti iscritti alla denominazione, distribuiti su tre regioni e quattro province, l’olio Garda Dop continua a distinguersi come uno dei prodotti più pregiati e riconosciuti nel panorama olivicolo italiano. «Come Consorzio di tutela – aggiunge Padovani –, proseguiremo con impegno nella valorizzazione di questo prodotto e del territorio che lo genera, dove la sapienza dell’uomo da secoli disegna le sponde del lago, preservandone bellezza e biodiversità».

Il Rapporto Ismea-Qualivita ha sottolineato l’importanza cruciale delle Indicazioni Geografiche (Ig) nel settore olivicolo italiano: 50 denominazioni di olio extra vergine (42 Dop e 8 Igp) rappresentano l’1% del valore alla produzione e il 2% del valore all’export del settore delle Indicazioni Geografiche agroalimentari dell’Italia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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