Lo yogurt bresciano ai semi di chia piace alla Bocconi
Da settembre saranno in Bocconi dove, grazie al fatto di aver vinto il bando SpeedMiUp che la prestigiosa università milanese dedica alle startup «innovative, solide e potenzialmente internazionali», avranno a disposizione uno spazio di lavoro e molteplici strumenti per far crescere la loro impresa.
Un bel colpaccio per due giovani sposi bresciani, Alessandro Ghizzardi e Federica Zanaglio, che hanno saputo trasformare un viaggio in una occasione di riflessione e la riflessione in una occasione di business, con un prodotto concreto e capace di rispondere ad una esigenza sempre più diffusa: quella di una alimentazione equilibrata.
Si, perché la neonata Startup White and Seeds produce yogurt, ma non uno yogurt qualsiasi. Piuttosto, un prodotto arricchito di semi di chia, i semi della salvia hispanica ricchissimi di proprietà nutrizionali ai più quasi sconosciute. In pratica, uno yogurt unico nel panorama italiano e comunitario e «a prova di nutrizionista».
Come in tutte le storie che si rispettino alla base c’è un viaggio. Nel caso dei ventiseienni Alessandro e Federica il viaggio è quello compiuto nel 2015 in Scandinavia, dove i due iniziarono a scoprire la bontà e il valore del cosiddetto Super Food di cui, inutile dirlo, i semi di chia erano forse l'alimento più delicato e versatile.
«Tornati a casa abbiamo iniziato a cospargere qualsiasi alimento di chia: zuppe, insalate, prodotti da forno, ma soprattutto gli yogurt», racconta Alessandro per il quale la nascita di Yogurt+Chia (questo il nome del prodotto) è stato proprio il frutto della necessità e del desiderio (anche professionale, considerato che Alessandro è laureato in management e Federica in biologia applicata alle scienze della nutrizione) di dar vita ad uno snack equilibrato e gustoso ma anche ad un business diverso. E così fu.
Dopo un paio di anni di lavoro nasce Yogurt+Chia, «il primo yogurt pensato da una nutrizionista»: un concentrato di valori nutritivi equilibrati e un alleato importantissimo per una pausa, una merenda di metà mattina o un pranzo leggero.
Al primo assaggio, lo yogurt è un successo. Almeno stando ai pochi numeri a disposizione sinora. Avviata la startup a fine 2017 con un investimento di circa 20 mila euro, la produzione (in un caseificio di Ghedi) e la vendita (in alcuni corner della provincia e in 10 punti vendita Hermes Snack Bar) iniziano il 22 giugno: in poco più di un mese le vendite superano quota 3.500 vasetti.
Ora lo sguardo di Alessandro e Federica è puntato al futuro. «All’esperienza che vivremo in Bocconi - dice Alessandro - ,e alle opportunità che avremo di incontrare venture capital e tecnici specializzati». Ma anche, naturalmente, su altri prodotti nel campo del cibo salutare.
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