Liberini cede Peugeot al Gruppo Bossoni e tiene Suzuki
Condizionato dai nuovi standard previsti per le emissioni di CO2 e, più in generale, da una fase congiunturale piena di incertezze, il mercato dell’auto ha chiuso un capitolo di crescita costante e ora palesa gli effetti di un periodo di transizione. In questo scenario molti concessionari stanno intraprendendo percorsi di trasformazione, che inevitabilmente, confermano anche i più esperti, li porterà a ridefinire la loro posizione all’interno del comparto.
Tale premessa è indispensabile per comprendere la genesi dell’accordo siglato alcuni giorni fa dai gruppi Liberini e Bossoni, due attori di primo livello nel mondo delle quattro ruote targato «Brescia». Celebrata in autunno la festa per i primi cinquant’anni di attività, Liberini proseguirà la sua storia come rivenditore di auto Suzuki (nelle concessionarie di via Cassala, a Brescia e via Crosette, a Concesio) e dei principali marchi di e-Bike (biciclette elettriche, sempre nel negozio di Sant’Eufemia). Da inizio anno, invece, sui punti vendita Peugeot di viale Sant’Eufemia e via Triumplina, in città, comparirà l’insegna del Gruppo Bossoni.
«Abbiamo ceduto l’attività a una società seria» commenta Romeo Liberini, che nell’ultimo triennio ha beneficiato del significativo aumento delle immatricolazioni di auto con il marchio Peugeot (+19% di media secondo i dati diffusi dall’Anfia) e Suzuki (+21%) registrato in provincia di Brescia. Lo rivelano anche le performance espresse nel bilancio del gruppo. «Crediamo molto nel mercato dell’auto - ribatte l’a.d. Mauro Bossoni - e con grande onore raccogliamo il testimone da un’azienda storica della nostra provincia».
Con l’acquisizione di un ramo d’azienda della Punto Erre (società controllata appunto dalla famiglia Liberini e che ha chiuso il 2017 con un giro d’affari di circa 20 milioni di euro), il Gruppo Bossoni si prende in carico anche l’assistenza di tutti i clienti Peugeot che si erano precedentemente rivolti alle concessionarie cittadine di viale Sant’Eufemia e via Triumplina. «Per loro cambierà sostanzialmente nulla» assicura Mauro Bossoni.
Al contrario, tenendo conto anche dell’acquisizione della concessionaria Audi-Volkswagen di Piacenza formalizzata martedì dai Bossoni, dall’inizio del 2019 l’omonimo gruppo vanterà in portafoglio tredici brand (da Fiat a Lancia, da Alfa Romeo a Jeep, da Volvo a Kia solo per citarne alcuni) legati alle maggiori case automobilistiche e potrà contare sull’impegno di 600 dipendenti impiegati in 22 sedi.
Oltre che dal punto di vista strutturale, inoltre, la società di Orzinuovi rafforzerà anche i numeri relativi alle vendite: il bilancio 2017 riporta già un monte ricavi di 436 milioni di euro destinato a raggiungere la soglia del mezzo miliardo. Non è finita qui. Nelle ultime settimane sono state raccolte indiscrezioni su un interessamento dei Bossoni verso Agricar Diesel (Mercedes). Interesse non confermato, ma nemmeno smentito dall’amministratore delegato del gruppo.
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