Lgh: il futuro potrebbe essere la quotazione
I sindaci di Lgh si sono riuniti nei giorni scorsi a Cremona per fare il punto sulle prospettive del gruppo che riunisce le multiutilities di Cremona, Crema, Pavia, Lodi e la franciacortina Cogeme, proprietaria del 30,915 per cento al pari della cremonese Aem.
Al centro del board dei primi cittadini le prospettive relative all’eventuale quotazione in borsa del gruppo. Al tavolo, per Cogeme, c’era Tiziano Belotti, sindaco leghista di Rovato, socio di maggioranza relativa di Cogeme con circa il 21 per cento delle quote.
L’opzione Piazza Affari, per il 48enne architetto diventato primo cittadino della capitale della Franciacorta solo nel giugno scorso, rappresenta «una via di crescita e di sviluppo da valutare e analizzare fino in fondo».
Per studiare l’operazione in Lgh si è deciso di attivare un tavolo operativo, affiancato dagli advisor Mediobanca e della società milanese Kpmg. In attesa dei primi report e di possibili nuovi tavoli d’incontro, per Belotti «Lgh ha un piano industriale credibile che, da un lato, punta alla piena valorizzazione del core business dell’azienda e, dall’altro, mira a rafforzare con investimenti strategici la sua presenza e il suo radicamento nei territori di riferimento, quelli del sud della Lombardia».
L’altra opzione sul tavolo, ovvero l’accordo strategico con A2A, resta praticabile, come dimostra la nota congiunta diffusa solo un mese fa dalle due holding quando A2A e Lgh hanno annunciato «di aver concordato la proroga per due mesi dei termini stabiliti con la lettera d’intenti sottoscritta in data 8 giugno per l’avvio di un tavolo di lavoro finalizzato alla valutazione di possibili operazioni di partnership di natura industriale». La nuova dead line è quindi stata fissata per il 30 settembre e, fino ad allora, Lgh continuerà ad agire sui due tavoli.
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