Lefay, «un 2022 senza precedenti»: 83mila presenze e balzo dei ricavi
Relax, benessere, ottima cucina e massima attenzione per l’ambiente: nel resort Lefay di Gargnano, lo scorso anno, l’occupazione media delle camere è stata dell’80%, mentre in quello di Madonna di Campiglio del 64%. In numeri assoluti le presenze rilevate nelle due strutture hanno sfiorato le 83mila unità (82.885), segnando una crescita del 14% rispetto ai dodici mesi precedenti.
«L’esercizio 2022 - non nascondono dal quartier generale del gruppo, a San Felice del Benaco - ha registrato un netto miglioramento di tutti gli indicatori di performance economica, grazie soprattutto alla significativa ripresa del segmento "Resort operation" (gestione alberghiera), che ha visto il recupero dei livelli di occupazione dei resort del 2019 e un importante aumento del livello di pricing medio (in particolare la tariffa media di Lefay Resort & Spa Lago di Garda è stata superiore di oltre il 50% rispetto al 2019)».
Il punto
In altre parole, il 2022 del gruppo Lefay Resorts & Residences è stato positivamente condizionato dalla sostanziale conclusione della pandemia e della ripresa dei flussi turistici internazionali (dal Nord America in particolare) verso il lago di Garda e le Dolomiti. Fenomeni che per la società bresciana della famiglia Leali si sono tradotti in un balzo del fatturato del 37%, raggiungendo quota 46,05 milioni. Va anche detto, che in questa cifra sono compresi 8,83 milioni di euro incassati lo scorso anno con la vendita di cinque unità immobiliari «collegate» al resort di Madonna di Campiglio. «Il nostro progetto residenziale - puntualizza infatti il presidente Domenico Alcide Leali nella Relazione sulla gestione allegata al bilancio - si è così concluso con 21 appartamenti venduti per un controvalore totale di 30,9 milioni di euro».
Sono numeri insomma «senza precendenti» per il gruppo bresciano. Oltre alla performance dei ricavi, va segnalata un’apprezzabile crescita del Margine operativo di 5,57 milioni (+64%) e del risultato netto, passato da un valore negativo a un utile di 2,37 milioni. Contestualmente, peraltro, si è ridotta l’esposizione debitoria (da 80,7 a 69,8 milioni e si è rafforzato il Patrimonio netto (da 20,7 a 25,7 milioni). Come conviene il Ceo Alcide Leali: «Sono numeri che segnano un anno record, marcando la storia della nostra società. Tuttavia - aggiunge -, portiamo avanti il nostro progetto con la consapevolezza che il raggiungimento di un obiettivo non rappresenti un momento di arrivo, bensì un punto di vista da cui individuare nuove mete, sia economiche sia in termini di sostenibilità».
La sostenibilità
In effetti, anche per il 2022 tutte le società del gruppo si sono riconfermate «Carbon Neutral», avendo compensato totalmente tutte le emissioni di CO2. Entrambe le Spa, inoltre, sono certificate «Being Organic & Ecological Spa – Level Excellence» e utilizzano i prodotti della linea cosmetica totalmente vegana e «Leaping Bunny».
Nelle strutture, per di più, il 100% dell’energia utilizzata è pulita; in particolare, esse autoproducono il 100% dell’energia termica e il 25% di quella elettrica. Oltre alle centrali energetiche in funzione in loco, sono stati installati nei resort e negli Uffici corporate tre nuovi impianti fotovoltaici, che permettono un risparmio di ulteriori 75.000 kg di CO2 l’anno.
Parametri «green» a cui si atterrà anche il resort in Toscana, a Montalcino, in fase di costruzione. Lo scorso ottobre, infine, la famiglia Leali ha firmato il primo contratto di management all’estero, a Crans-Montana, in Svizzera. Una novità che porterà il brand Lefay Resorts ad essere esportato e ad accrescere ulteriormente la sua notorietà internazionale.
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