Economia

Le tecnologie per una Società 5.0 sostenibile, inclusiva e umano-centrica

Il paradigma sviluppato in Giappone mira a un equilibrio tra progresso economico e benessere sociale
La Società 5.0 è una percorso in fase di costruzione - © www.giornaledibrescia.it
La Società 5.0 è una percorso in fase di costruzione - © www.giornaledibrescia.it
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Il rapporto «Super Smart Society: verso un futuro più sostenibile, resiliente e umano-centrico» di The European House - Ambrosetti individua in alcune tecnologie emergenti (metaverso, robotica e intelligenza artificiale, ClenTech e tecnologie per la decarbonizzazione e la transizione ecologica, digitalizzazione della Pubblica Amministrazione) i temi chiave della Società 5.0. Ma andiamo con ordine e definiamo cosa significa Società 5.0.

Cos'è la Società 5.0

Il concetto nasce nel 2016, nel laboratorio di ricerca H-UTokyo Lab dell'Università di Tokyo, ad opera di alcuni ricercatori e scienziati chiamati a contribuire allo sviluppo del «Piano per la scienza e la tecnologia» del Governo del Giappone. Da questo documento emerge l'idea di Società 5.0, una super smart society incentrata sul benessere delle persone dove le tecnologie emergenti, come intelligenza artificiale e robotica (ma non solo) rappresentano il pilastro per uno sviluppo sostenibile, equo ed inclusivo, umano-centrico.

Oggi ci troviamo ancora nella cosiddetta Società 4.0, dove le tecnologie digitali, quelle del settore dell'informatica, hanno un ruolo cruciale verso obiettivi prevalentemente di profitto in contesti e modelli economici che, almeno fino a pochi anni fa, non tenevano conto degli impatti ambientali e sociali dei progressi tecnologico ed economico. 

Ciò a cui mira la Società 5.0 del modello giapponese (oggi preso ad esempio a livello globale) è, invece, una società dove progresso economico e benessere sociale sono in equilibrio, con le tecnologie emergenti a «fare da sfondo» per abilitare miglioramenti all'insegna del benessere delle persone (strettamente connesso al benessere del nostro Pianeta) e una unione forte tra spazio fisico e spazio cyber (nel 2016 il concetto di metaverso non era ancora così diffuso, benché il termine risalga ai primi anni '90).

I pilastri della Società 5.0

Secondo il report prodotto dalla Innotech Community di The European House - Ambrosetti, i pilastri sui quali modellare una società super intelligente sono:

  • Società: l'innovazione ed i progressi economico e tecnologico non devono limitarsi all'ottenimento del profitto ma contribuire a sviluppare una società civile sostenibile, inclusiva e che mira al benessere delle persone (che non significa non fare affari e non mirare al profitto, ma estendere gli obiettivi anche ad aspetti di natura diversa);
  • Tecnologia: la transizione ad una società migliore per gli esseri umani richiede l'uso responsabile di tecnologie come IoT, Big Data, intelligenza artificiale, robotica, biotecnologie e nanotecnologie, ma anche sistemi di cybersecurity avanzati.
  • Economia: la creazione di filiere economiche resilienti e collaborative (soprattutto tra settore pubblico e privato), attrattive e innovative ma anche rispettose dell'ambiente e delle persone, capaci di contribuire attivamente al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

L'impegno dell'Europa

L'idea di una Società 5.0 è stata ripresa anche in Europa, dalla Commissione Europea che, nel 2021, ha definito l'Industria 5.0 nel noto report «Towards a sustainable, human-centric and resilient European industry». In questa nuova accezione di industria non c'alcune intenzione di superare il paradigma di Industria 4.0. Tutt'altro, c'è semmai la volontà di definire una evoluzione dell'economia europea volta ad integrare nei paradigmi tecnologici, industriali e di business anche criteri di sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale ed economica.

L'idea europea di Industria 5.0 riconosce nelle tecnologie emergenti un grande potere di innovazione e cambiamento ma ha come obiettivo mitigare (se non scongiurare del tutto) i rischi di un loro «cattivo utilizzo». L'essenza di questo cambio di visione può essere ben espressa nelle domande che ci possiamo porre nei confronti delle tecnologie stesse: se nel paradigma di Industria 4.0 ci siamo chiesti «Cosa possiamo fare con la tecnologia?», adesso è ora di chiedersi «Cosa può fare la tecnologie per noi?».

Ci vorrà molto tempo perché si riescano a vedere gli effetti di tale cambio di prospettiva, ma l'era dell'innovazione responsabile è iniziato, non si torna indietro.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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