Le rinnovabili trainano i conti di A2A, Mazzoncini: «Confermata la crescita del gruppo»
Il cda di A2A ha esaminato i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2023 che vedono un Ebitda record e pari a 1,97 miliardi di euro (1,50 miliardi di euro nel 2022, +32%). L’Ebitda ordinario (al netto delle poste straordinarie registrate nel periodo), spiega una nota, si attesta a 1,93 miliardi di euro in crescita del 30% rispetto all’esercizio 2022 (1,49 miliardi di euro).
Gli investimenti organici si sono attestati a 1,38 miliardi (+ 11%) e hanno riguardato principalmente gli interventi volti a contribuire alla flessibilità e adeguatezza degli impianti di generazione elettrica, alla crescita delle infrastrutture destinate alla produzione di energia da fonti rinnovabili, al potenziamento delle reti di distribuzione elettrica e al recupero di energia e materia. La posizione finanziaria netta risulta pari a 4,68 miliardi (4,26 miliardi al 31 dicembre 2022). Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nell’anno in esame, la Pfn è in crescita di 0,42 miliardi. Il rapporto posizione finanziaria netta/Ebitda risulta pari a 2,4 volte, in diminuzione rispetto all’anno precedente (2,8 volte).
Rinnovabili
La generazione di energia da fonti rinnovabili è pari a oltre 4,5TWh, in aumento del 35% rispetto al 2022. La produzione eolica è stata pari a 0,4TWh, quasi raddoppiata rispetto all’anno precedente, grazie alle acquisizioni effettuate nel 2022 e all’avvio dell’impianto di Matarocco. In crescita del 37% la produzione idroelettrica, che ha raggiunto 3,7 TWh (+1 TWh rispetto al 2022).
Continua inoltre la crescita nell’uso di strumenti di finanza sostenibile: grazie alle operazioni concluse da A2A nel 2023 la quota di debito sostenibile sul totale del debito lordo di Gruppo al 31 dicembre 2023 ha raggiunto il 70% (58% al 31 dicembre 2022). Infine si registra una crescita della base clienti nel segmento energy retail: +420 mila rispetto al 31 dicembre 2022.
Le dichiarazioni dell’ad
«I risultati preliminari presentati oggi confermano l’accelerazione della crescita del gruppo impressa dal Piano Industriale al 2030 - afferma l'ad Renato Mazzoncini -. Nel corso del 2023 abbiamo ulteriormente incrementato gli investimenti in infrastrutture strategiche per la transizione ecologica del Paese con 1,38 miliardi di euro, l’11% in più rispetto al 2022 e chiudendo il triennio ’21-’23 a 5 miliardi, includendo anche il contributo delle M&A».
Mazzoncini ha poi ricordato che «il margine operativo lordo ordinario ha registrato un livello record pari a 1,93 miliardi di euro, in crescita del 30% rispetto all’esercizio precedente. Un risultato straordinario, frutto del contributo bilanciato di tutte le nostre Business Unit e in particolare dell’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, delle efficaci strategie di copertura e delle azioni di sviluppo commerciale oltre che della progressiva normalizzazione dello scenario energetico».
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