Le imprese bresciane ai neo-parlamentari: «Il caro energia è la priorità»
Affrontare da subito il tema del caro-energia, «abbandonando contrapposizioni ideologiche e collaborando tutti alla rapida costruzione di soluzioni efficaci e concrete a beneficio del "sistema impresa" che è e resta il principale asset strategico su cui investire per tenere in sicurezza il Paese». L’energia deve essere la priorità: «Servono tempestività ed immediatezza, altrimenti le aziende muoiono».
L’incontro
È il messaggio che le imprese bresciane hanno voluto lanciare al parlamentari brescinani, eletti alle elezioni dello scorso 25 settembre, in vista dell’insediamento della prossima settimana. Ieri, la Sala Beretta di Confindustria Brescia ha infatti ospitato a porte chiuse l’incontro delle 14 Associazioni territoriali di categoria con i neo deputati e senatori bresciani. Presenti Alfredo Bazoli (PD), Gianpietro Maffoni (Fratelli d’Italia), Simona Bordonali (Lega), Stefano Borghesi (Lega), Paolo Formentini (Lega), Cristina Almici (Fratelli d’Italia), Giangiacomo Calovini (Fratelli d’Italia), Maurizio Casasco (Forza Italia) e Gianni Girelli (PD). Le 14 Associazioni di categoria (FAI, Assoartigiani, Apindustria Confapi Brescia, CIA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Assopadana, ANCE, CNA, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative e Confindustria Brescia) si sono congratulate con i parlamentari per la loro elezione. Allo stesso tempo, spiega una nota congiunta, hanno ribadito «l’univocità e il pensiero unitario per nome e conto di oltre 40.300 imprese, che danno lavoro in provincia di Brescia ad oltre 240.000 persone, oltre al valore di impresa come strumento per creare lavoro, con la richiesta di dare il giusto peso a entrambi gli aspetti: le aziende e i loro collaboratori». È stato inoltre rimarcato il carattere di «estrema urgenza per alcune questioni, vitali per il mondo delle imprese e del lavoro».
Dall’incontro con i candidati del 16 settembre a oggi, infatti, «la situazione complessiva si è gravemente complicata, accentuando le situazioni di difficoltà: pesano le bollette sia per le imprese sia per le persone; aumenta la difficoltà di far fronte a rincari pesanti; rallentano i consumi e aumenta il rischio dell’uso degli ammortizzatori sociali, con una spirale negativa sui consumi e, soprattutto, sulla tenuta della pace sociale». Il fattore tempo, prosegue la nota, «è determinante: se di fronte al Covid attendere poteva essere una scelta legittima, perché c’era la speranza dell’indebolimento del virus, con l’energia, per esempio, serve tempestività ed immediatezza, altrimenti le aziende muoiono».
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Per questa ragione, le Associazioni hanno chiesto ai parlamentari di interpretare il loro ruolo «con senso di estrema responsabilità, abbandonando contrapposizioni ideologiche». Hanno pertanto «ribadito la centralità, per il bene del sistema Brescia, del tavolo di confronto territoriale auspicato già il 16 settembre, per mantenere attiva e costante la comunicazione tra politica e territorio e garantire il confronto, la condivisione su valori fondamentali e sulle aspettative degli operatori economici bresciani - continua la nota -. Dalle Associazioni, inoltre, è emerso l’auspicio che i neoeletti parlamentari siano effettivamente "produttori di futuro" per Brescia e per il Paese. Sono stati poi affrontati i principali punti contenuti nella piattaforma di proposte avanzata dalle associazioni, in vista dell’imminente formazione del nuovo Governo».
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