Le aziende che promuovono la salute sui luoghi di lavoro
Aumentano i malati cronici, la società invecchia e il Servizio sanitario nazionale non reggerà ancora per molto. Serve, quindi, una politica di prevenzione che Regione Lombardia ha deciso di attuare promuovendo la salute sui luoghi di lavoro attraverso la rete Whp (workplace health promotion).
In provincia di Brescia sono 95 le aziende che aderiscono e che per i prossimi sette giorni sono impegnate nel Festival della promozione della salute in azienda ideato da Confindustria e dall’Agenzia di tutela della salute. «Come la scuola – ha spiegato Laura Lanfredini, direttrice sanitaria di Ats Brescia –, le aziende sono un luogo privilegiato perché hanno a disposizione tante persone che stanno lì tante ore al giorno. A differenza della scuola che si rivolge ai giovani, nelle imprese abbiamo una popolazione lavorativa che sta invecchiando e come tutta la popolazione sviluppa malattie di tipo cronico-degenerativo. Malattie croniche che incidono tantissimo sui costi del SSN».
Delle 95 aziende bresciane che hanno aderito, nell’ultimo anno 87 hanno sviluppato progetti nell’area dell’alimentazione, 71 in quella del fumo di tabacco e 89 hanno promosso l’attività fisica. «Lo strumento unico per ridurre le malattie croniche è la prevenzione e la promozione di stili di vita salutari – aggiunge Lanfredini –. E la persona che è a lavoro se trova un ambiente che lo stimola ad adottare stili di vita salutari li trasmette anche all’esterno coinvolgendo i familiari».
Al seminario di apertura della sette giorni del Festival ha partecipato anche Simona Tironi, vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia che ha rilanciato la rete Whp del Pirellone, spiegando che «la prevenzione è il modo migliore per salvarsi la vita».
A proposito di prevenzione e di salute sui luoghi di lavoro, nei primi sei mesi dell’anno in Italia le denunce di infortunio presentate all’Inail sono cresciute del 43% rispetto allo stesso periodo del 2021 e nel Bresciano sono già 21 i morti sul lavoro. Un tema che non sfugge al presidente di Confindustria Brescia, Gussalli Beretta, che individua due strade: formazione e digitale: «Su questo tema – afferma – serve massima attenzione alla formazione e alla digitalizzazione, due ricette che portano se non ad una risoluzione definitiva sicuramente ad un miglioramento in questo senso».
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