Economia

Le «1.000 Pmi che fanno grande Brescia»: il 27 marzo l’inserto in edicola

Il giorno precedente invece è prevista la presentazione dello studio realizzato da Gdb e Università di Brescia
Una Pmi bresciana - © www.giornaledibrescia.it
Una Pmi bresciana - © www.giornaledibrescia.it
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Hanno realizzato ricavi che solo in alcuni casi superano, di poco, i 14 milioni di euro. Negli ultimi cinque anni, però, hanno riportato tassi di crescita davvero notevoli: in media di almeno nove punti percentuali l’anno.

Per di più, nello stesso periodo hanno registrato risultati di bilancio che proporzionati al valore del fatturato esprimono al meglio le loro grandi potenzialità. Nella tabella a fianco, ad esempio, trovate i nomi di cinquantasei aziende bresciane che nel 2022 hanno conseguito un utile netto che vale almeno il 15% del loro monte vendite.

Dopo l’analisi delle performance economiche e finanziarie delle maggiori aziende bresciane, racchiusa nella diciottesima edizione dell’Inserto Bilanci (in edicola da dicembre), i dati raccolti, esaminati e quindi elaborati dall’Università degli studi di Brescia in sinergia con il Giornale di Brescia condensano la forza, le competenze e le risorse di mille piccole e medie imprese del nostro territorio.

«A fianco delle maggiori realtà bresciane che abbiamo analizzato a dicembre - conviene il prof. Claudio Teodori dell’Università statale -, c’è un mondo da scoprire fatto da aziende che crescono, producono utili e risorse finanziarie, rivestono un ruolo chiave nel successo economico del territorio. Per questa ragione è importante esaminarle ponendo però delle condizioni maggiormente restrittive nella selezione, al fine di verificarne la capacità di ottenere performance positive nell’arco dell’intero periodo esaminato, esteso su cinque anni».

L’iniziativa

L’inserto dedicato alle «1.000 Pmi che fanno grande Brescia» sarà in edicola il 27 marzo con il nostro quotidiano e lo stesso giorno, sul portale bilanci.giornaledibrescia.it, sarà possibile fruire della maxi analisi realizzata dal gruppo di lavoro guidato dal prof. Teodori con ancora più facilità. «Si tratta di realtà che nel 2022 hanno prodotto un fatturato complessivo di 8,6 miliardi, con una crescita media annuale del 9,1% - conferma il docente di Economia aziendale -. Questa crescita è affiancata a tassi di redditività più che soddisfacenti e a una dimensione finanziaria ampiamente sostenibile».

Queste 1.000 Pmi, il cui fatturato massimo è analogo a quello della millesima realtà della pubblicazione di dicembre 2023, è stata posta l’attenzione anche sulle 500 che presentano i tassi di crescita del fatturato maggiori, per verificarne l’effetto sulla solidità finanziaria e sulla capacità reddituale. «Questa analisi è anche indirizzata a riflettere sul ruolo della dimensione aziendale per lo sviluppo futuro, alla luce dei nuovi scenari economici che si stanno delineando», chiude Teodori.

La presentazione

E questo tema sarà al centro del dibattito organizzato per il 26 marzo, in concomitanza con la presentazione dell’inserto dedicato alle «1.000 Pmi che fanno grande Brescia».

Un incontro a cui parteciperanno anche il presidente di Cassa depositi e prestiti, Giovanni Gorno Tempini e l’amministratore delegato di Borsa Italiana, Fabrizio Testa, in rappresentanza appunto di due organizzazioni che possono assumere un ruolo cruciale per l’ulteriore crescita di queste aziende-gioiello del made in Brescia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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