Economia

Lavoro somministrato: nel terzo trimestre domanda su del 31%

Le agenzie registrano un'alta richiesta (+92%) di tecnici e di addetti al commercio
Lavoro (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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L’economia bresciana torna a camminare, e l’occupazione pure. A dirlo sono i dati forniti dalle Agenzie per il Lavoro, aderenti all’Osservatorio Confindustria Brescia, curato dal Centro studi dell’associazione cittadina. Nel terzo trimestre del 2021, infatti, la domanda di lavoratori in somministrazione in provincia di Brescia mostra un significativo incremento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (+31%), trainato, in particolare, dai tecnici (+92%), dagli addetti al commercio (+51%) dal personale non qualificato (+35%) e dagli impiegati esecutivi (+31%), mentre i conduttori d’impianti (+23%) gli operai specializzati (+13%) aumentano in misura inferiore rispetto alla media complessiva.

Il confronto con la «normalità pre-Covid», identificata nel terzo trimestre del 2019, evidenzia comunque una contrazione delle richieste nell’ordine del 13%, percentuale in linea con quanto rilevato nel periodo precedente: una chiara spia del fatto che quanto lasciato sul campo durante l’emergenza è stato solo parzialmente recuperato

L’analisi del dettaglio

Sotto questo profilo, dinamiche positive si riscontrano per i tecnici (+26%), per il personale non qualificato (+12%) e per i conduttori d’impianti (+3%). Variazioni negative riguardano invece gli impiegati esecutivi (-32%), gli operai specializzati (-43%) e, in particolare, gli addetti al commercio (-51%), che si conferma come la categoria più penalizzata dalla pandemia.

Guardando invece alla composizione della domanda, il report evidenzia la prevalenza di conduttori d’impianti (37,9%), seguiti dal personale non qualificato (25%), dagli operai specializzati (13,5%) e dagli addetti al commercio (10,3%). Più contenuta risulta invece la domanda di tecnici (8,3%) e impiegati esecutivi (5,1%).

Confermando una tendenza iniziata nel 2019, i conduttori d’impianti emergono come la categoria professionale più richiesta dal mercato della somministrazione: un’importante discontinuità con quanto rilevato nei primi anni dell’Osservatorio, quando la maggioranza relativa delle domande interessava il personale non qualificato.

Con riferimento alle difficoltà di reperimento dei lavoratori in somministrazione, invece, non si segnalano tensioni particolari, ad eccezione di alcuni profili appartenenti ai tecnici (tecnici in campo ingegneristico, tecnici informatici, tecnici della produzione), agli impiegati esecutivi (impiegati contabili), agli addetti al commercio (addetti assistenza pazienti) e agli operai specializzati (fonditori, saldatori, montatori, manutentori, installatori attrezzature elettroniche).

Nel confronto con l’analogo periodo del 2020, tuttavia, si nota un decremento della quota di richieste di conduttori d’impianti (dal 40,6% al 37,9%) ed operai specializzati (dal 15,3% al 13,5%) e per contro una ascesa dei tecnici, la cui quota è salita all’8,3% (dal 5,7% del luglio-settembre 2020).

Guardando alle professionalità più ambite, in cima alla classifica delle Top 20 bresciane spiccano gli operatori robot industriali (17,3% della domanda complessiva), seguiti dai non qualificati in imprese industriali (8,6%), dagli addetti consegna merci (7,4%), gli addetti macchine lavorazioni metalliche (5,5%) e i non qualificati nei servizi di pulizia (4,3%).

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