Lavoro somministrato in calo a Brescia: -5% e prima flessione dal 2020
Anche il mercato del lavoro riflette la flessione dell’economia bresciana e a conferma di ciò arrivano i dati relativi al lavoro somministrato. Con esso si intende l'istituto che prevede l’utilizzo da parte di un’azienda, a tempo determinato o indeterminato, di uno o più lavoratori dipendenti di un’agenzia iscritta in un apposito Albo.
E secondo i dati forniti dalle Agenzie per il lavoro, aderenti all’Osservatorio Confindustria Brescia-Agenzie per il lavoro curato dal Centro Studi dell’associazione industriale, nel secondo trimestre del 2023 la domanda di lavoratori in somministrazione a Brescia ha registrato una flessione pari al -5% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (tendenziale), la prima dalla fine del 2020. Tale contrazione interrompe ben nove rilevazioni positive, che hanno segnato la ripresa del mercato del lavoro bresciano dopo la fase più acuta dell’emergenza pandemica.
Ma questa discesa pare interamente ascrivibile a un unico profilo professionale, quello del personale non qualificato, che ha visto diminuire le richieste del 65%. Per contro si rilevano incrementi, anche significativi, per i tecnici (+44%), per gli impiegati esecutivi (+41%), per gli operai specializzati (+18%) e per gli addetti al commercio (+4%). I conduttori d’impianti si caratterizzano per la sostanziale stabilità della domanda (-1%).
Le figure più ricercate sono state invece gli operatori robot industriali (20,7% della domanda complessiva), seguiti dagli addetti macchine lavorazioni metalliche (5,2%), dai conduttori macchinari lavorazione gomma (3,8%), dai non qualificati nei servizi di pulizia (3,0%) dagli addetti consegna merci (2,7%).
Le dichiarazioni
«La discesa rilevata tra aprile e giugno di quest’anno va di pari passo con la frenata dell’industria locale che, in tale periodo, ha evidenziato una modesta riduzione dei livelli produttivi nei confronti dell’analogo trimestre dell’anno scorso – commenta Roberto Zini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare –. Va comunque sottolineato come, in questo momento, ci troviamo di fronte a un quadro decisamente eterogeneo, su cui pesa il netto calo registrato dal personale non qualificato, a fronte di buone indicazioni in particolare dai tecnici, aspetto positivo anche alla luce delle incertezze che attendono il Made in Brescia nei prossimi mesi».
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