Lavoro a Brescia e provincia: ci sono 15mila posizioni aperte
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La Lombardia guida il mercato del lavoro italiano con il 29% delle offerte nazionali e Brescia è secondo capoluogo con una quota del 15%, dopo Milano che rimane fulcro regionale col suo 35% e davanti a Bergamo che registra un 14%.
La fotografia è fornita dall’Osservatorio Mercato del lavoro relativo al primo semestre 2024 della Regione Lombardia di InfoJobs, la piattaforma leader in Italia per la ricerca di lavoro online, con circa 100.000 offerte di lavoro pubblicate.
Al quarto posto della classifica, troviamo Monza e Brianza (6,3%), quindi Mantova (6,2%) con un incremento del +9,6%, rispetto al 2023; si prosegue poi con Varese (5,5%), Como (4,6%), Cremona (4,5%), Pavia (3,4%), Lecco (2,9%), Lodi (1,7%) e chiude la classifica Sondrio (1,0%) che però registra un incremento esponenziale del +41,8%.
Il punto
Brescia dunque con circa 15.000 offerte pubblicate si conferma una capitale del lavoro, anche per quanto concerne le proposte consultabili in rete, e che costituiscono un mercato sempre più vivace e propositivo.
Quanto alle figure più richieste sul territorio regionale, esse afferiscono alle aree della produzione, quindi alla logistica e alla contabilità (in crescita). Le categorie più ricercate nel 2024 sono: operai, produzione e qualità, che raccoglie il 30,2% delle offerte di lavoro. Seguono amministrazione, contabilità e segreteria con il 10%, e acquisti, logistica e magazzino, che rappresentano il 9,8% delle opportunità disponibili.
Un trend interessante riguarda la crescita del comparto farmaceutico, +34,6% rispetto allo scorso anno, mentre arti grafiche e design segna un +31,5%, attestando la crescente attenzione delle aziende per la comunicazione visiva e il branding. La top five dei profili professionali con più offerte in regione vede al primo posto magazziniere, seguito da addetto vendite, esperto contabile, impiegato tecnico meccanico, addetto al back office.
Lo scenario
Dalle rilevazioni dell’Osservatorio di Infojobs, che ha analizzato le 340.000 offerte di lavoro pubblicate, la Lombardia come detto mantiene la sua posizione di vertice (davanti a Emilia-Romagna, 16,4% e Veneto, 13,8%), seppure con un lieve calo complessivo delle offerte (-9%), che riflette il momento di transizione dell’economia e del mercato, dove la trasformazione digitale, la sempre più diffusa automazione e la ricerca di competenze specialistiche stanno ridefinendo le esigenze delle aziende.
Tuttavia, il tessuto produttivo lombardo si mantiene dinamico e capace di adattarsi alle nuove tendenze occupazionali, rendendo la regione il motore dell’occupazione italiana, in grado di offrire il maggior numero di opportunità lavorative e dimostrare come innovazione e tradizione possano convivere per rispondere alle sfide dei mercati.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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