Economia

Lampade cordless bresciane in hotel di tutto il mondo

Sono quelle realizzate dalla Anna Lari srl, azienda familiare guidata dalla grintosa signora
Le lampade Giadina su una terrazza a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Le lampade Giadina su una terrazza a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Sono state le prime lampade di design senza fili, ricaricabili come fossero dei cellulari, con lampade a led, tanto da essere esposte già al salone Euroluce del 2015. E sono le prime «luci cordless» ad essere finite all’hotel Hilton di Ho Chi Min in Vietnam, in un resort a cinque stelle di Porto Rotondo, a Le Bristol di Parigi o nelle case di vip tra New York e Londra.

Sono le lampade ideate da Anna Lari, vulcanica designer e imprenditrice di Nuvolento che porta avanti l’azienda con grande passione e il prezioso contributo delle due figlie, Ambra e Giada. «Investiamo molto in ricerca e sviluppo - spiega Ambra -. Le nostre lampade cordless sono particolarmente utili perché si possono spostare facilmente e ovunque, anche in un giardino o su una terrazza dove non ci sono prese elettriche. La durata della batteria è di otto ore. E adesso stiamo cercando di realizzarle anche touch e governabili da remoto, con la possibilità di alzare e abbassare l’intensità e con luci colorate».

Dieci i modelli di questa tipologia di lampade che la Anna Lari produce, con un campionario di 18 finiture diverse, cosa che rende l’azienda davvero unica nel suo genere. «Siamo orgogliosamente made in Italy in tutto. Le nostre lampade vengono pensate e ideate qui, a Nuvolento, da noi, realizzate con la collaborazione di fornitori italiani se non addirittura bresciani. Siamo davvero contente anche di questa unicità» afferma Ambra. Il suo nome peraltro è quello dato ad una delle lampade cordless (Ambrina), che sta facendo il giro del mondo.

Allo studio ora c’è Giadina, per la quale si potrebbe pensare ad un crowfunding. Un metodo che è già partito per le simpatiche lampade Ginger e Fred, due pupazzi dalla testa tonda che si illumina. La raccolta sulla piattaforma Kickstarter si concluderà il 12 agosto e l’obiettivo è raggiungere 6mila euro. «Ma pensiamo che dopo il 12 agosto potremo comunque far partire la produzione per chi volesse comunque acquistarle» spiega la signora Anna.

La produzione di nicchia è destinata a tutto il mondo: il 90% del fatturato (quasi 700mila euro) è infatti frutto delle esportazioni in Francia, a Londra, negli Usa, in Australia e ora anche in Vietnam.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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