Economia

Lamborghini punta sulla sostenibilità con l’ibrido e le api

Impegno a 360 gradi per la Casa emiliana. «Il nostro sito è CO2 neutrale già dal 2015»
Un modello Lamborghini
Un modello Lamborghini
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Non solo auto sempre più «green», con un percorso che dopo l’ibridizzazione porterà dritto alla completa elettrificazione. Ma un impegno a 360 gradi che dal prodotto si allarga allo stabilimento e abbraccia l’intero territorio circostante. È con una visione globale, a 360 gradi, che Lamborghini porta avanti il proprio impegno sulla sostenibilità: una strada imboccata nel 2009, ben prima che il tema diventasse un percorso obbligato, e su cui la Casa del Toro continua a correre, con progetti all’avanguardia, dal biometano alla logistica sostenibile, dalla ricerca sulle querce al biomonitoraggio con le api.

«Noi siamo CO2 neutrali nel nostro sito a Sant’Agata Bolognese dal 2015 e anche sulle vetture stiamo lavorando già da due generazioni alla riduzione della CO2», spiega il presidente e ceo Stephan Winkelmann. Per le auto, in particolare, si punta nell’arco di un decennio a passare dal motore a combustibile all’ibridizzazione e poi alla completa elettrificazione.

Il secondo step verrà completato entro fine 2024, quando Lamborghini diventerà «il primo marchio del lusso di super sportive con tutta la gamma ibridizzata», il che porterà ad una riduzione della CO2 di almeno 50%. La strategia per la sostenibilità non si ferma al prodotto ma si allarga anche alla stabilimento.

Si va dall’impianto fotovoltaico da 15mila mq - uno dei più grandi della regione - che copre i tetti dell’azienda dal 2010 e consente una riduzione di CO2 di circa 2mila tonnellate l’anno; agli edifici ad alta efficienza energetica fino ai due impianti di trigenerazione usati per elettricità, riscaldamento e raffrescamento. Un impegno che va di pari passo con una forte attenzione al territorio circostante. Come fatto con il Parco Lamborghini, un’area di 6 ettari su cui sono stati piantate 10mila querce. Oppure con il progetto di biomonitoraggio con le api: per farlo è stato realizzato un allevamento con 13 arnie e 600mila api.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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