«La sugar tax è ingiusta», stangata per la cedrata Tassoni
![Bottigliette di cedrata Tassoni](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18pcpi53bqlo3v0bnzt/1/bottigliette-di-cedrata-tassoni.webp?f=16%3A9&w=826)
«Una tassa iniqua e anacronistica che rischia di mettere in difficoltà i piccoli produttori di bevande». C’erano anche i manager della Cedral Tassoni di Salò, ieri mattina in piazza Montecitorio a Roma, insieme agli oltre 200 tra operai, manager, dipendenti ed imprenditori per manifestare contro la sugar tax, misura ancora allo studio da parte del Governo.
Tra i più accaniti sostenitori della protesta c’è l’azienda salodiana. «Non è stata minimamente considerata la portata dell'impatto della tassa - spiega Elio Accardo, amministratore delegato Cedral Tassoni -. Da fine 2018 ad oggi abbiamo investito sullo stabilimento di Salò qualcosa come 3 milioni di euro; acquistato nuove linee che aumentano la capacità produttiva. Il provvedimento del governo porta ad una seria riflessione sul piano degli investimenti: la parte restante è al momento bloccata».
![A Montecitorio, la manifestazione tra fischietti e cartelli](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/18r2mj4k6e3c0x263jq/0/a-montecitorio-la-manifestazione-tra-fischietti-e-cartelli.webp?f=16%3A9&w=800)
Alla Cedral di Salò lavorano attualmente 26 dipendenti (5 quelli assunti negli ultimi anni); vengono prodotti ogni anno 3,9 milioni litri di cedrata, toniche e linea Fiori e Frutti, per un fatturato di 9,9 milioni, per il 95% realizzato in Italia (il 2019 è stabile rispetto al 2018). I nuovi investimenti aumentano la capacità dello stabilimenti di circa il 20%, senza contare la possibilità di effettuare il doppio turno, e varare un piano di crescita che punti soprattutto sull’estero. La sugar tax rischia in questi di vanificare gli sforzi strategici fatti dall’azienda in questi anni.
«È una stangata ingiusta e non sostenibile in un periodo di stagnazione economia come quello che stiamo vivendo - chiosa il manager Accardo -. La tassa avrebbe sulla Tassoni un impatto di circa 500mila euro, che trasferito sul consumatore aumenterebbe il prezzo delle bevande di circa il 10/15 per cento. Non ne comprendiamo i motivi; l’impatto di zuccheri nelle nostre bibite è bassissimo, mentre sono state escluse dalla tassazione prodotti che hanno una presenza di zuccheri ben più pesante».
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