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La sostenibilità diventa un asset che rende le aziende più attrattive

Ecco alcuni dei temi emersi nel primo appuntamento di «Dialoghi in villa» di venerdì 10 maggio a villa Seccamani, sede dell’Hub della Conoscenza, dal titolo «Sostenibilità Ambientale – Che cosa ne pensano i giovani»
Il primo appuntamento di «Dialoghi in villa» a villa Seccamani e Leno
Il primo appuntamento di «Dialoghi in villa» a villa Seccamani e Leno
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Il dialogo intergenerazionale è fondamentale per affrontare il tema della sostenibilità, che oggi rappresenta una sfida globale. I giovani devono essere protagonisti di questo dialogo e trasformare la consapevolezza in azioni concrete per garantire un futuro sostenibile. Non a caso la generazione «Z» è più attenta all’acquisto di prodotti sostenibili, ma è importante educare i giovani affinché l’attenzione alla sostenibilità non sia solo una moda temporanea.

La mobilità sostenibile e le pratiche aziendali orientate alla sostenibilità sono cruciali per ridurre l’impatto ambientale e promuovere equità sociale. D’altro canto le imprese devono adottare progetti sempre più sostenibili per minimizzare il loro impatto ambientale. I giovani possono fare la differenza introducendo idee innovative e contribuendo a rendere le aziende più competitive sul mercato. Tuttavia, spesso vengono sottovalutati dalle imprese a causa della mancanza di esperienza.

Sono questi alcuni dei temi emersi nell’incontro che si è tenuto il 10 maggio, nel parco di Villa Seccamani a Leno dal titolo «Sostenibilità Ambientale – Che cosa ne pensano i giovani».

Strategia

Il tema della sostenibilità richiede una strategia unitaria a lungo termine per superare le sfide attuali: è essenziale coinvolgere enti, scuole e associazioni per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Ad introdurre gli argomenti dell’incontro è stata Alice Cherubini, gestore corporate di Cassa Padana: «Solo ascoltando si può superare una necessità intergenerazionale. Per questo è così importante il dialogo, per questo i giovani devono essere compresi e protagonisti del dialogo».

Il professor Giuliano Noci ha confermato la necessità del coinvolgimento e dell’ascolto dei giovani: «I protagonisti sono ragazzi ai quali è stato chiesto di affrontare il tema della sostenibilità. Perché la sostenibilità oggi è così fondamentale? In primis perché il carico ambientale negli ultimi 100 anni è cresciuto in modo esponenziale, inoltre abbiamo assistito anche ad un potente sviluppo economico che ha portato a una crescita produttiva e tecnologica molto importante e al cambiamento nelle dinamiche economiche, globali e ambientali del pianeta. È chiaro che il tema ambientale è globale e ci riguarda tutti».

L’«oro blu»

L’acqua è una risorsa importante, sia a livello industriale sia sociale, lo ha spiegato Alessandro Lanfranchi, amministratore delegato di Padania Acque: «Quello che si sta facendo è un percorso di razionalizzazione per trovare le dimensioni ottimali e per assumere una gestione unitaria, facendo questo si è iniziato a produrre valore. Le sfide di questi anni, per essere efficienti, sono state investimenti sulla digitalizzazione sulla rete e sulle infrastrutture».

Alla domanda come i giovani si approcciano alla vostra azienda, Lanfranchi risponde: «I fattori produttivi più importanti sono per noi le competenze, è importante trovare quelle giuste. Per attrarre giovani noi abbiamo creato un gruppo che garantisce a coaching e investiamo in corsi di formazione».

Esperienze

All’incontro hanno portato la loro testimonianza anche Ilaria Zonca e Linda Savoldi del gruppo siderurgico Duferco spa. «I giovani spesso hanno disillusione nei confronti del mondo siderurgico, pensano che ci sia solo il fatturato ma nella realtà, nel mondo siderurgico, c’è molta attenzione nel creare delle azioni concrete per l’introduzione dei giovani nell’azienda ma anche una importante attenzione verso la sostenibilità».

Quanto essere donna in una azienda siderurgica è stato difficile?

Per Linda Savoldi all’inizio «la paura è stata molta nell’affrontare un lavoro considerato prettamente maschile, ma avere un obiettivo in mente aiuta a superare le difficoltà e anche le differenze in merito al gender gap».

Come attrarre i giovani

Le aziende devono essere attrattive con politiche orientate al futuro, all’ambiente, alla società e ai consumatori. Il territorio in cui si vive deve favorire lo sviluppo intellettuale e ascoltare le esigenze della popolazione per essere competitivo ed efficacemente gestito dall’amministrazione pubblica.

Le aziende come Padania Acque e Duferco stanno investendo nella digitalizzazione, nelle infrastrutture e nell’inclusione dei giovani nei loro settori con attenzione alla sostenibilità. Il dialogo tra imprese, giovani e pubblico può portare a soluzioni concrete per migliorare la qualità di vita delle persone e garantire un futuro migliore attraverso azioni collettive volte alla promozione della sostenibilità.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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