Economia

La Peimar lancia i nuovi pannelli solari per Transizione 5.0

Angela Dessì
L’azienda ha un sito produttivo a Castegnato e commerciali in Canada, Usa, India e Giappone
Lo stabilimento Peimar a Castegnato - © www.giornaledibrescia.it
Lo stabilimento Peimar a Castegnato - © www.giornaledibrescia.it
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Il nuovo Piano Transizione 5.0 spinge il fotovoltaico della bresciana Peimar che entro il 2025 punta a bissare i 100 milioni di fatturato realizzati nel 2022. L’azienda di Castegnato, specializzata nella progettazione, ricerca e produzione di moduli fotovoltaici ad alta efficienza, ha infatti messo a punto un prodotto ad hoc per il Piano Transizione 5.0, che complice una capacità produttiva di 505 mw intercetta da un lato le esigenze del settore industriale e dall’altro sposa la crescente richiesta di prodotti certificati Made in Italy.

I competitor, sul mercato nazionale come europeo, si contano sulle dita di una mano, e rendono il gruppo guidato dal ceo e founder Marco Casale quasi un unicum per esperienza e capacità produttiva. «Siamo nati come azienda commerciale e sino al 2017 abbiamo venduto pannelli provenienti dal mercato asiatico - racconta Casale -: dal 2017 l’intuizione di investire su prodotti non realizzati in Cina ed abbiamo aperto il nostro primo stabilimento a Castegnato».

La crescita

Marco Casale
Marco Casale

Ad oggi la capacità produttiva è decuplicata, complice l’acquisto di un secondo capannone in cui è stata trasferita la logistica: oggi il gruppo conta 110 dipendenti dislocati tra la sede produttiva nel bresciano (e quella legale in via Cefalonia) e varie commerciali in Canada, Usa, Panama, Tunisia, Dubai, India e Giappone. Dopo il boom di ricavi generato dal superbonus nel 2022, che ha condotto Peimar a sfiorare i 100 milioni di fatturato consolidato, l’azienda è tornata sui livelli precedenti (nel 2023 i ricavi sono stati intorno ai 70 milioni, di cui il 50% generato oltre confine, e nel 2024 saranno in linea) ma confida nella «spinta» del Piano Transizione 5.0.

Il nuovo pannello

«Il modulo fotovoltaico SA rappresenta un significativo avanzamento tecnologico e contribuisce alla promozione del Made in Italy e alla sostenibilità locale, andando incontro alle richieste del Piano Transizione 5.0», dettaglia ancora il ceo che evidenzia come il nuovo pannello sia progettato per raggiungere un’efficienza del 21,54% grazie all'uso di celle monocristalline M10 Full Cell, tecnologia innovativa che permette di ottenere una produzione di energia più alta rispetto ai moduli tradizionali. Inoltre ha un design compatto con una cornice slim, che non solo riduce i costi di trasporto e stoccaggio, ma ottimizza anche la logistica complessiva.

«Crediamo molto in questo modulo, da ottobre pensiamo di riprendere la produzione su tre turni di lavoro» prosegue Casale che confida sul successo in Paesi come Canada e Usa ma anche nell’area europea, dove appunto le politiche economiche promuovono tecnologie realizzate internamente.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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