Economia

La Ma.Re. investe nell’ex sito Nk: «Creeremo 100 posti di lavoro»

Conclusa la trattativa con Ubi Leasing: «L’immobile verrà destinato a magazzino»
Gli impianti. Il reparto di filatura della Ma.Re.
Gli impianti. Il reparto di filatura della Ma.Re.
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Si trovano uno di fronte all’altro, separati solo da una strada, in quel micro distretto del tessile che caratterizza Pilzone d’Iseo, e insieme costituiranno il polo produttivo della Manifattura Reti (nota ai più come Ma.Re. e attiva nel settore tessile).

L’azienda sebina di via Vittorio Veneto ha acquisito area e immobile confinanti, un tempo «marcati» dall’insegna Nk: 24mila metri quadrati di terreno e circa 20mila mq di capannone. Un’operazione meditata dalla famiglia Ziliani, titolare della Ma.Re., e portata a termine dopo una lunga trattativa con Ubi Leasing. Il gruppo finanziario, entrato in possesso della struttura nel 2014, nei dodici mesi successivi aveva bonificato dall’amianto tutta l’ex Nk, mettendola quindi sul mercato alla cifra di 3 milioni e mezzo di euro.

Piccoli passi. «La scelta di acquistare la ex Nk rientra nella filosofia della Ma.Re. - spiega Italo Ziliani -, fa parte della nostra politica "dei piccoli passi" e dalla volontà di dare un futuro a un’azienda del territorio. In Ma.Re. - prosegue l’imprenditore - abbiamo sempre reinvestito gli utili nell’ammodernamento dei macchinari e delle strutture, con un occhio di riguardo al territorio circostante ed ai suoi abitanti.

Questa strategia ci ha portato fin qui ottimi risultati: oggi abbiamo un’azienda in salute, senza debiti, con un giro d’affari di venti milioni di euro e un’ottantina di dipendenti». In Ma.Re. attualmente si lavora su tre turni, sette giorni su sette, con clientela estera per il 95%. «L’investimento nella ex Nk ci permetterà di creare un centinaio di nuovi posti di lavoro - non nasconde Ziliani - dando, anche in questo modo, maggior slancio all’economia del territorio ed all’occupazione». La storia. La Ma.Re è un’azienda storica che ha cominciato con la produzione di reti da pesca ed è passata, negli ultimi anni, a quella di monofilo utilizzato per feltri di carta, automotive e medicale.

Oggi convivono entrambe le produzioni ma la prima si è ridotta al 20% lasciando lo spazio alla richiesta internazionale di monofili usati in molti settori. «Destineremo il capannone ex Nk, per ora a magazzino e poi ad attività imprenditoriali che riguarderanno sempre il tessile tecnico o altre attività industriali - continua Ziliani - non intendiamo assolutamente snaturare la destinazione d’uso artigianale inserendovi del commerciale o del residenziale». Nel frattempo sono iniziati i lavori di ripristino del sito ex Nk.

«Presto saranno piantati cipressi e faggi per mitigare al meglio l’impatto della fabbrica con l’ambiente circostante e poi - conclude Italo Ziliani - con il passare del tempo, si vedrà come e se intervenire anche sul miglioramento della stessa struttura».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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