Economia

La Linea Verde: piano da 25 milioni per Industria 4.0

«Fast Farm to Fork»: automazione e digitalizzazione dei processi nei siti produttivi dell'azienda di Manerbio
Un reparto operativo de La Linea Verde di Manerbio - Foto New Reporter Campanelli © www.giornaledibrescia.it
Un reparto operativo de La Linea Verde di Manerbio - Foto New Reporter Campanelli © www.giornaledibrescia.it
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Un investimento da 25 milioni di euro negli stabilimenti per un nuovo piano triennale (2021 /2023) battezzato «Fast Farm to Fork». Lo ha pianificato il gruppo bresciano La Linea Verde di Manerbio. Il progetto mira ad una forte evoluzione in ottica di Agricoltura & Industria 4.0 e sostenibilità dei processi produttivi, con l’obiettivo di aumentare la qualità del prodotto finito e l’efficienza a livello della supply chain, consolidando l’attività produttiva più importante del gruppo, la IV gamma.

Impianti e software

Gli investimenti sono destinati principalmente all’acquisto di impianti e software che permettono una maggiore automazione e digitalizzazione dei processi. Oltre all’inserimento di software interconnessi e di macchinari innovativi di ultimissima generazione, il progetto «Fast Farm to Fork» include molti interventi anche in ambito sostenibilità, come il massimo rispetto della materia prima, in quanto il nuovo layout produttivo favorisce la massima valorizzazione dei prodotti della terra. Il processo non è rigido e fisso, ma su misura.

Si adatta infatti alle specifiche caratteristiche della materia prima: il risultato è un prodotto finito con una qualità di alto livello. Poi ancora la massima riduzione degli sprechi alimentari in quanto il nuovo processo produttivo permette una pianificazione più efficiente, di conseguenza ha un impatto positivo sulla riduzione degli sprechi alimentari.

Sostenibilità

Tra i punti anche l’ulteriore riduzione del consumo idrico: La Linea Verde da cinque anni ha ridotto del 18% il consumo di acqua necessaria per i processi produttivi; entro i prossimi tre anni, si arriverà a un ulteriore taglio del 20% dei consumi, grazie anche al recupero di una parte dell’acqua di lavaggio della IV gamma, che verrà riutilizzata per usi non alimentari in altri reparti. Infine ha installato un impianto di trigenerazione che consente di produrre una parte dell’energia direttamente in loco, per un incremento del 58% dell’energia autoprodotta.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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