Economia

La lezione di Ziliani: «Se ami il tuo lavoro il peso è leggero»

Il patron della Guido Berlucchi spa premiato dai Lions della Valtrompia
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C’è chi l’ha ribattezzato «il padre della Franciacorta» e chi, invece, «l’inventore delle bollicine», ma, al di là delle etichette, Francesco Ziliani (Franco per tutti) merita davvero un posto d’onore nella storia dello spumante italiano, in particolare della Guido Berlucchi & C. Spa. Per questo motivo il super enologo Ziliani ha ricevuto sabato, al Grand Hotel di Gardone Riviera, il premio alla carriera 2015 dei Lions Club Valtrompia. 

«Tra i tanti riconoscimenti che ho avuto questo mi rende particolarmente orgoglioso perché arriva da persone della mia terra», ha detto commosso l’imprenditore, 84 primavere portate con l’energia di un ragazzino.

Ziliani ha raccontato ai Lions intervenuti (a rappresentare l’associazione c’erano, tra gli altri, il vice presidente Roberto Benevenia, il presidente Ezio Roselli e il governatore distrettuale Gianpietro Callegari) un’ appassionata sintesi della sua incredibile biografia sin da quando, appena diplomato alla Scuola di Enologia di Alba, ebbe il coraggio di presentarsi al conte Guido Berlucchi per proporgli di realizzare il suo sogno. 

«Ad una cena di Natale avevo assaggiato un sorso di champagne e ne ero rimasto stregato. Dal quel momento il mio obiettivo è stato ottenere una simile meraviglia anche nel Bresciano. Ma non è stato facile» ha ammesso Ziliani.

L’avventura di Ziliani- si sa- si è estesa poi a macchia d’olio attraverso la Franciacorta che oggi è nota nel mondo per le sue bollicine doc. Cosa distingue il Berlucchi dagli altri brand? «La sua storia», ha detto Ziliani ricordando che l’incantevole sede dell’azienda a Borgonato un tempo fu proprietà del re longobardo Desiderio «ma anche la pigiatura ed il marketing». 

E alla fine Franco Ziliani è riuscito a commuovere: «Ho avuto una vita intensa, ma non penso di aver fatto dei particolari sacrifici perché ogni giorno ho svolto un lavoro che amavo. Forse - ha concluso tra gli applausi dei Lions - l’unica ad essere sacrificata è stata la mia famiglia». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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