La Imbal Carton riserva 300 mq del suo sito «a chi vive l’azienda»
Trecento metri quadrati su due piani, che ospitano la nuova mensa, gli spogliatoi separati per uomini e donne ed una sala riunioni che può essere utilizzata anche per attività extra-lavorative. È quanto è stato inaugurato venerdì scorso alla Imbal Carton di Prevalle.
La struttura, per la quale sono stati investiti circa 650mila euro, è stata realizzata ex novo in acciaio, vetro e cemento. Si trova inserita nel cuore dei mille metri quadri coperti dell’azienda, che apre al civico 54 di via Gardesana e produce imballaggi di cartone ondulato.
«Ci abbiamo messo un anno, l’abbiamo realizzata con cura, con l’obiettivo di offrire a chi vive la nostra azienda uno spazio piacevole e che predisponga al bello, convinti come siamo che questo si possa riflettere anche sulla produzione» ha detto l’ad Michele Lancellotti.
Il progetto
«Abbiamo provato a mettere su carta delle emozioni, per poi realizzarle – ha chiosato il progettista Pier Alberto Pelizzari -, pensando all’utilizzo che verrà fatto di questi spazi, non tanto da “utenti”, ma da “persone”». Fra gli interventi anche quello del sindaco prevallese Damiano Giustacchini: «Imbalcarton è un’azienda vivace, attiva, al passo coi tempi. A testimoniarlo i frequenti inviti ad essere testimone di questa o di quell’altra miglioria. Questa volta meglio ancora, dato che quest’opera va a beneficio dei dipendenti». Al parroco don Fabrizio Gobbi, il compito di impartire la benedizione: «Società Benefit non solo di nome, ma anche di fatto la Imbal Carton – ha detto -. Lo si vede nel sostegno che non fa mai mancare alla parrocchia, anche per le spese di funzionamento. L’auspicio è che anche altre aziende del territorio possano prenderne esempio». E siccome ad essere inaugurata era una mensa, tutti i presenti sono stati non solo a visitarla, ma anche a pranzo.
Con 160 dipendenti, 75 a Prevalle dove la produzione è ad alto valore aggiunto, e 85 a Piadena dove si realizzano gli «scatoloni», l’azienda ha prodotto quest’anno 90 milioni di scatole. È presto per chiudere il bilancio, già si sa però che il fatturato sarà in flessione di circa il 10% (pari a circa 53 milioni, con un utile che sarà certamente inferiore a quello registrato al termine del 2023 (era di circa 4,1 milioni).
Come mai? «Ci siamo strutturati meglio, assumendo a inizio anno gli interinali. Il mercato però non ha risposto come era nelle nostre previsioni - afferma Lancellotti -. In un settore che è certamente in espansione, perché il cartone negli imballaggi sta gradualmente sostituendo la plastica, la compravendita delle imprese è frequente e ne nascono di nuove, la concorrenza si è fatta così più accesa». «Questo ha provocato aumenti nel costo delle materie prime, quella che noi chiamiamo “cartaccia”, per non dire di quanto sono aumentate le spese per l’energia elettrica e il gas – ha aggiunto -. Per restare bene sul mercato abbiamo dovuto quindi ritoccare i listini, il calo dell’utile sta tutto qui. Confidiamo di fare meglio il prossimo anno».
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