Economia

La guerra riscrive la politica agricola: torna il grano nei campi

Prandini: «200mila ettari verranno recuperati» In arrivo anche extra-fondi ma all’Italia solo 50 milioni
Aumenta la produzione di grano in Italia - © www.giornaledibrescia.it
Aumenta la produzione di grano in Italia - © www.giornaledibrescia.it
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L'onda lunga del conflitto in corso in Ucraina arriva a Bruxelles, e ricade sulla nuova Pac che dovrà entrare in vigore il primo gennaio 2023. Lunedì 21 il Consiglio Agricoltura Ue dovrà dare risposte a un comparto primario schiacciato tra rialzi delle bollette energetiche e rincari delle materie prime, dalla mangimistica al frumento. Ma già ieri il Commissario europeo all'Agricoltura Janusz Wojciechowski ha detto che la commissione Agricoltura dell'Europarlamento sta lavorando a misure straordinarie «a breve termine» per gli agricoltori.

Tra quelle preannunciate, l'impiego per la prima volta della riserva di crisi da 500 milioni della Pac, oltre il cofinanziamento di misure di emergenza extra da 1 miliardo di euro, e la tanto auspicata dagli italiani, e non solo, deroga agli obblighi Pac sui terreni «a riposo».

Bene le deroghe

Un annuncio che ha trovato il plauso del ministro italiano delle Politiche agricole Stefano Patuanelli: «Molto bene - ha commentato - la prontezza della Commissione Ue: servono risorse per garantire le produzioni. Bene le deroghe per i terreni a riposo». «L'Unione è al fianco dei nostri agricoltori, e lo fa mettendo sul tavolo la riserva di crisi Pac da 500 milioni di euro, di cui circa 50 destinati all'Italia, che gli Stati membri potranno cofinanziare al 200%, per un pacchetto totale di 1.5 miliardi» ha sottolineato Paolo De Castro, membro della commissione Agricoltura del Parlamento Ue.

«Facendo proprie le nostre proposte delle ultime settimane - ha aggiunto l'eurodeputato del Pd - l'esecutivo Ue metterà uno stop al blocco all'utilizzo dei fitofarmaci nelle aree agricole lasciate a riposo (Efa), che potranno quindi tornare a essere coltivate in modo tradizionale».

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Intanto sul fronte produttivo Coldiretti stima che possono essere recuperati in Italia 200 mila ettari di terreno «per una produzione aggiuntiva di circa 15 milioni di quintali di mais, grano duro per la pasta e tenero per la panificazione» afferma il presidente Ettore Prandini. Secondo Prandini, invece, «appare insufficiente l'annunciato impiego della riserva di crisi da 500 milioni della Pac, più il cofinanziamento di misure di emergenza extra da 1 miliardo, poiché si tratta in realtà di appena 50 milioni di euro destinati all'Italia assolutamente inadeguati a dare risposte concrete alle difficoltà».

A livello comunitario servono più coraggio e risorse - sottolinea Prandini - per migliorare la nostra sicurezza alimentare riducendo la dipendenza dalle importazioni dei principali prodotti agricoli».- Per il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti «dobbiamo dare seguito alla dichiarazione conclusiva del Consiglio Europeo informale della scorsa settimana con la quale è stato assunto l'impegno a migliorare la sicurezza alimentare, riducendo la dipendenza dalle importazioni di prodotti agricoli chiave. Centrare il traguardo non comporta l'accantonamento degli obiettivi di neutralità climatica, dove tra l'altro l'Italia è in ottima posizione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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