Economia

La community italiana del Bitcoin cresce, si informa e si ritrova a Brescia

Barbara Fenotti
In Camera di Commercio 750 persone hanno animato la conferenza dedicata alla criptovaluta
In Camera di Commercio il partecipato forum sul Bitcoin
In Camera di Commercio il partecipato forum sul Bitcoin
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Parlare di una community in grande espansione è forse azzardato ma, a quindici anni dalla sua nascita, sta indubbiamente crescendo la platea di persone interessata al mondo di Bitcoin. A testimoniarlo sono i numeri di coloro che si sono accreditati per partecipare alla terza edizione del «Bitcare Forum», conferenza nazionale dedicata in modo specifico alla galassia Bitcoin svoltasi per tutta la giornata di sabato alla Camera di Commercio di Brescia.

I partecipanti sono decuplicati rispetto alla prima conferenza «Bitcoin only» tenutasi nel 2022 a Provaglio d’Iseo, quando l’evento aveva accolto 70 iscritti. L’anno dopo, a Iseo, erano stati 170. Ieri, con il record di 750 adesioni arrivate da tutta Italia e non solo, il «Bitcare Forum» ha fatto l’en plein con grande soddisfazione della mente e organizzatore Gigi Turla, commercialista e founder di Educash, Bitcare e Crytpocare, e dei partner Valerio Dalla Costa di Villaggio Bitcoin e Giorgio Pasini Ruffoni, ceo di OpenOne e docente universitario.

Il punto

Un altro segnale tutt’altro che trascurabile di come il Bitcoin stia uscendo progressivamente dall’ombra lo si ha facendo caso alla location che ha ospitato la conferenza: la Camera di Commercio di Brescia, la casa delle imprese bresciane. Sintomo, quest’ultimo, di come il mondo della criptovaluta si stia togliendo di dosso la cappa di mistero e parimente di come le stesse aziende si stiano affacciando, o più verosimilmente si domandino se farlo, al mondo della moneta virtuale.

I numeri d’altro canto sono eloquenti: il Bitcoin ha infatti una capitalizzazione di circa 1.200 miliardi di dollari e il suo valore, che ieri si attestava sui 56mila dollari, ha nei mesi scorsi superato ampiamente quota 70mila. «In Italia, così come a Brescia, siamo indietro sulla comprensione della portata rivoluzionaria di Bitcoin in tutti gli ambiti del vivere umano» spiega Valerio Dalla Costa, ingegnere di Darfo Boario Terme che nel paese camuno ha aperto Villaggio Bitcoin, realtà che si pone l’obiettivo di avvicinare i cittadini e soprattutto le aziende, «a partire dalle Pmi, l’ossatura del nostro tessuto produttivo».

Il caso di Lugano

Esempi di come Bitcoin possa essere uno strumento a sostegno del business, pubblico e privato, si sono sprecati nel corso della giornata. Uno dei casi più emblematici arriva dalla Svizzera. Qui un importante Comune, quello di Lugano rappresentato al convegno dal sindaco Michele Foletti, ha fatto sì che le fatture emesse dall’Amministrazione (incluse le imposte) potessero essere saldate con le criptovalute, bitcoin in modo particolare. Certamente non è tutto ora quello che luccica e, come dimostrato sia da recenti casi di cronaca o dalla volatilità del mercato di Bitcoin, la moneta virtuale ha ancora tanta strada da fare per poter assurgere a strumento di scambio privilegiato tra persone e tra aziende. Resta il fatto che alla sua base c’è una comunità solida e fortemente convinta della bontà dello strumento. E Brescia ha dimostrato di non rimanere indifferente al movimento, alla tecnologia e alla moneta stessa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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