La Cgil lancia la carta dei diritti universali del lavoro
Si chiama «Carta dei diritti universali del lavoro» e rappresenta per la Cgil il nuovo Statuto per i lavoratori del futuro. A lanciarla è stata questa mattina alla Camera di commercio di Brescia il segretario nazionale Susanna Camusso. L’obiettivo - ha spiegato il leader della Cgil - è mettere a punto una proposta di legge di iniziativa popolare che ricostruisca i diritti dopo un lungo periodo di smantellamento dei diritti.
Abbiamo indetto una consultazione straordinaria delle iscritte e degli iscritti che per la prima volta nella storia del nostro sindacato non riguarda un accordo o un contratto, ma la direzione politica e strategica della confederazione». Insomma, non più un atteggiamento di «difesa» del sindacato, ma «un grande processo di coinvolgimento democratico».
Un documento che parla a tutti - precisa la Camusso - autonomi, precari, lavoratori a tempo indeterminato e determinato, parasubordinato.
«Non guardiamo al passato, ma al mondo del lavoro che in questi anni ha subito profondi cambiamenti, anche noi dobbiamo cambiare, serve un’operazione di inclusione». E la Carta raccoglie questa sfida.
Il segretario elenca una serie di diritti di tutti, partendo dalla maternità; il diritto ad essere informati sulle proprie condizioni di lavoro e alla sicurezza; il diritto a non essere discriminati, alla riservatezza, alla formazione.
L’assemblea è stata aperta dal segretario provinciale della Cgil Damiano Galletti. «Fino al 19 marzo nella nostra provincia si svolgeranno le assemblee in tutti i luoghi di lavoro e con i pensionati. La carta sarà al centro di un dibattito serio e propositivo. Con queste mille assemblee sul territorio la Cgil dimostra di mettersi in gioco proponendo una nuova idea di lavoro che guarda al futuro».
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