La bresciana Giulia Pedretti tra i top «30 under 30» in Europa di Forbes
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C'è una nuova stella bresciana nel firmamento dei giovani che guidano il cambiamento attraverso le leve dell'innovazione nel mondo economico globale. Si tratta di Giulia Pedretti, 26 anni soltanto, co-fondatrice di Arteak Ltd, società con sede a Londra che si occupa di consulenza nell'ambito di quella che gli addetti ai lavori etichettano come come Hse, vale a dire «Health, Safety & Environment», cioè salute, sicurezza e ambiente.
Forbes ha inserito la giovanissima bresciana - studentessa di liceo scientifico al Calini prima e al Don Bosco poi, con successivo master in business administration alla Regent's University di Londra - nella lista dei «30 under 30 - Europe» per la sezione «Manufacturing & Industry».
La società fondata da Giulia, che vive nel Regno Unito da quando ha 19 anni, si occupa in particolare di consulenza a 360° per industrie legate a comparti quali estrazione e lavorazione di gas e idrocarburi, grandi costruzioni, cantieristica navale, produzione e distribuzione energia, gestione reti di trasporto, petrolchimico, farmaceutico, telecomunicazioni, manutenzioni impianti. Realtà spesso ad alto rischio per la natura delle attività condotte e dei materiali trattati.
La società - viene spiegato sul sito istituzionale - è presente in più di 21 Paesi nel mondo. Vanta inoltre controllate in Italia, Sud Africa e Singapore, per citarne alcune, per un'ottantina di dipendenti.
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A spingere Forbes a includere la 26enne bresciana nell'elenco dei giovani più promettenti dell'economia europea (che per dirla come la prestigiosa testata economica, Arteak Ltd si occupa di «ottimizzare i materiali e l'energia di domani») è in particolare il sistema sviluppato durante i mesi terribili della pandemia. Si tratta di un software di realtà aumentata che consente allo staff di Arteak di connettersi con i propri clienti in tempo reale in tutto il mondo, come se fossero sul posto.
Non è la prima volta che un giovane bresciano viene inserito nell'elenco degli under 30 più influenti stilato annualmente da Forbes dal 2011. Prima di Giulia Pedretti è toccato a Davide Dattoli, co-fondatore di Talent Garden, comparire tra le giovani promesse del cambiamento, mentre fra i cento under 30 a livello nazionale, si annoverano i nomi di Michele Grazioli, fondatore di Vedrai, startup che utilizza l'intelligenza artificiale per la pianificazione di strategie d'impresa, quelli di Michele Franceschetti, Lorenzo Tappini e Marco Mostarda di Remodule, e quelli di Gianluca Manitto e Alessandro Ambrosio, fondatori di Epicura.
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