La Bassa bresciana diventa protagonista del cambiamento
Il contesto in cui individui e imprese si trovano oggi a dover operare è in profonda trasformazione. Numerosi sono i punti di forza che caratterizzano la dinamica del sistema socio-tecnico dei giorni nostri. La transizione ambientale – sempre più necessaria in conseguenza dei drammatici episodi di cambiamento climatico a cui siamo ormai abituati – impone comportamenti eco-compatibili al top management aziendale, ma allo stesso tempo qualifica una domanda di mercato sempre più marcatamente orientata verso le cosiddette «soluzioni verdi».
Non meno rilevante è la transizione digitale: l’affermazione di tecnologie come la blockchain, il cosiddetto Metaverso e soprattutto l’Intelligenza Artificiale (IA) richiedono competenze e strumenti nuovi nei processi decisionali e gestionali delle imprese. Altrettanto rilevanti sono i cambiamenti di valori e aspettative dei giovani, le cui priorità li portano a valutare con maggiore attenzione l’opportunità di abbandonare i nostri territori per destinazioni straniere ritenute maggiormente attrattive.
Le trasformazioni
Stante questa complessità, i territori della Bassa bresciana, di Cremona e di Mantova sono per certi versi, più impattati rispetto ad altri da queste trasformazioni: i cittadini e gli operatori economici del territorio rischiano infatti ancora di più una significativa penalizzazione.
Da un lato, l’assenza d’un soggetto sovra-comunale capace di definire politiche a supporto della competitività delle imprese o progetti finalizzati ad aumentare attrattività del territorio ed è penalizzante rispetto ad altre aree omogenee come le Comunità montane; dall’altro la prevalenza di una economia agricola e di aziende industriali di piccole dimensioni rende le sfide delineate più complesse rispetto ad altri territori dove attività soggetti istituzionali e portatori di interesse hanno una specifica vocazione al cambiamento.
In questo quadro si coglie l’assoluta necessità di innescare un cambiamento nelle dinamiche di funzionamento dei nostri territori e nei comportamenti degli operatori economici. Un cambiamento che si fonda sulla conoscenza e sulla persona, ovvero su asset intangibili in grado di supportare gli stakeholder del territorio per affrontare le sfide che si profilano all’orizzonte.
Obiettivi
Nel contesto sopra delineato, si è deciso di progettare e rendere operativo nella Bassa bresciana e nei territori di Cremona e Mantova (la Lombardia orientale) un Hub della Conoscenza, con l’obiettivo di migliorarne l’attrattività e la competitività.
L’Hub – promosso da Cassa Padana, Politecnico di Milano, Istituto Capirola (con il supporto di Provincia di Brescia) e Associazione dei Comuni Bresciani – è aperto a tutti gli operatori che intendono favorire il cambiamento; è al contempo focalizzato sulle priorità che appaiono essere rilevanti per il rilancio della Lombardia orientale, ovvero: i giovani, che rappresentano una componente sempre più divergente rispetto al resto della società, animata peraltro da obiettivi di abbandono del territorio; gli enti locali, il cui livello di frammentazione rende sempre più complessa l’affermazione di qualsiasi politica di sviluppo territoriale; il sistema delle imprese, che investito da trasformazione digitale, transizione verde e dinamiche geopolitiche sempre più incerte, si trova in difficoltà.
Portafoglio di attività
L’Hub si caratterizza per un portafoglio di attività composito, con l’obiettivo di sostenere il percorso di cambiamento necessario per far fronte alle dinamiche di contesto e per garantire il futuro delle nostre generazioni.
In particolare, si è deciso di concentrare obiettivi e risorse su: progetto giovani: grazie al coinvolgimento degli studenti degli istituti di scuola media superiore si intendono realizzare attività di ascolto dei loro obiettivi e aspettative nonché percorsi progettuali all’interno delle aziende; progetto Pubblica Amministrazione: attraverso il coinvolgimento del Dipartimento degli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio si intendono promuovere modelli di gestione associata dei servizi degli enti locali, con l’obiettivo di rendere possibile l’avvio di politiche sempre più efficaci per lo sviluppo dei territori; progetto imprese: in particolare, si intendono affermare catene del valore la cui proposizione di valore si fonda non tanto e solo sulla qualità di prodotto quanto piuttosto sulla capacità di raggiungere il mercato finale in virtù di dinamiche di integrazione verticale verso valle e della consapevolezza della centralità giocata dalla progettazione e realizzazione di efficaci piani di marketing in grado di valorizzare l’asset di marca più rilevante a disposizione: il brand Italia.
In questa prima fase, l’Hub ha inteso focalizzarsi sul sistema agro-alimentare in quanto specializzazione produttiva molto rilevante della Lombardia orientale.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato