L'insalatina in busta? È sempre più made in Brescia
Meno burocrazia e soprattutto regole uguali per tutti i Comuni della Lombardia. Sono queste le principali novità della circolare voluta dall'assessore regionale al Territorio, Viviana Beccalossi, approvata con delibera dalla Giunta regionale e dedicata al mondo delle cosiddette «serre mobili».
Il provvedimento, definito di concerto con i settori agricoltura, ambiente e territorio della Regione, è stato studiato per favorire lo sviluppo delle aziende agricole della quarta gamma, frutta e verdura in busta, che vede la Lombardia detenere il 70% della produzione italiana.
Negli ultimi tre anni le coltivazioni in serra in Lombardia sono aumentate di cinque volte passando da 159 a 797 ettari con il 77% concentrato nell'asse Bergamo-Brescia-Mantova.
Con il 40% del totale regionale Mantova detiene il primato per le coltivazioni in serra, mentre Bergamo e Brescia, da sempre in testa nella produzione di verdure e insalate in busta già lavate, dal 2014 hanno triplicato le loro superfici protette. Il valore del comparto in Lombardia, secondo Coldiretti, è di circa 500 milioni di euro l'anno e occupa direttamente oltre mille persone.
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