Economia

L'industria bresciana frena e fa registrare il segno meno: è la prima volta dal 2021

Nel secondo trimestre la produzione cala dell'1% rispetto ai tre mesi precedenti. Flessione dello 0,4% sul medesimo periodo del 2022
FRENA L'INDUSTRIA BRESCIANA
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Dopo mesi e mesi di costante crescita l’economia bresciana rallenta e fa registrare il segno meno. Nel secondo trimestre del 2023 l’attività produttiva del made in Brescia ha infatti subito una contrazione, andando così a interrompere la striscia positiva iniziata nel 2021.

Nel dettaglio, la variazione rispetto al trimestre precedente è pari a -1,0% (congiunturale), mentre l’evoluzione nei confronti dello stesso periodo del 2022 (tendenziale) mostra un segno negativo (-0,4%), il primo dall’ultimo trimestre 2020, quando l’industria bresciana stava ancora fronteggiando le problematiche causate dalla pandemia da Covid-19. 

A evidenziarlo è l’indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia sui dati relativi al periodo aprile-giugno 2023. I segnali di indebolimento rilevati nelle precedenti rilevazioni si sono quindi intensificati, andando addirittura a tradursi in una flessione della produzione. La dinamica rilevata a livello locale è in coerenza con un contesto nazionale e internazionale divenuto, negli ultimi mesi, sempre più aspro per quanto riguarda il comparto manifatturiero.

A seguito delle evoluzioni sopra indicate, il tasso acquisito, ovvero la variazione media annua che si avrebbe se l’indice della produzione non subisse variazioni fino alla fine del 2023, è pari a +2,0%.

Le dichiarazioni

«Ci aspettavamo un rallentamento, alla luce dei numerosi segnali provenienti dall’economia mondiale nelle ultime settimane - commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia -; le prospettive restano incerte anche per il prossimo futuro, in particolare per la flessione della domanda proveniente dalla Germania. Si tratta di incognite che, inevitabilmente, incideranno anche nella futura rilevazione legata al periodo tra luglio e settembre, al di là della tradizionale chiusura della maggior parte degli stabilimenti nel periodo estivo.

Al momento, registriamo invece una tenuta del comparto Automotive: in considerazione dell’importanza che il settore riveste per la nostra provincia, si tratta certamente di un segnale incoraggiante, anche se nei prossimi mesi è previsto un rallentamento anche in tale ambito».

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