Iveco: i disagi del viaggio Brescia-Suzzara
«Se dobbiamo iniziare a 5.30 dobbiamo partire dalla città a 3.30 e prima delle 15 non rientriamo a Brescia». Lo afferma uno dei lavoratori dell’Iveco che ha accettato il trasferimento a Suzzara.
Queste le condizioni per mantenere il posto di lavoro. Centoventi chilometri la distanza da percorrere due volte al giorno, con la propria auto o, come in questo caso, con un pullman privato, dividendo la spesa con altri lavoratori: circa 180 euro al mese da detrarre alla busta paga.
Una spesa che grazie ad un accordo sottoscritto nei giorni scorsi in Regione tra Comune di Brescia, Iveco, sindacati e Ats sarà coperta almeno in parte dalla Loggia, che metterà a disposizione 75mila euro, l’intera premialità assegnata dalla Regione per le politiche di conciliazione, cui si aggiungeranno altri 25mila euro stanziati dall’azienda.
Il compito di definire il bando spetta adesso al Comune. Le risorse sono stanziate per il periodo gennaio-giugno 2016, ma potrebbero essere prorogate, anche perché nel corso dell’anno altri 40 lavoratori saranno trasferiti.
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