Italghisa si arrende in mobilità i 40 dipendenti
All’ingresso dell’azienda c’è una targa che ricorda l’anno in cui la Italghisa (nata nel 1942) si è associata all’Aib, l’Associazione industriale bresciana: era il 1945. Settant’anni dopo, al termine di quattro anni complicatissimi, in cui si è lavorato a singhiozzo e per periodi sempre più brevi, l’impresa interrompe definitivamente la produzione - di ferroleghe al silicio e al manganese -, con l’apertura della procedura di mobilità per i quaranta dipendenti. Resta attiva, almeno per ora, l’attività commerciale, che non ha comunque dato i risultati sperati.
Per i dipendenti è già stato fatto ricorso negli anni passati agli ammortizzatori sociali: contratti di solidarietà e cassa integrazione sia ordinaria che straordinaria. Al termine di questo ultimo periodo di cassa integrazione, che scadrà il 13 gennaio, l’azienda aprirà la mobilità, arrendendosi di fatto davanti a una situazione ormai senza ritorno.
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