Economia

Intred investe nella telefonia mobile a fianco di Vodafone

Sarà operatore virtuale: prime Sim da giugno 2021. Un call center nella sede ampliata di via Triumplina
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Proiettare Intred nell’agone della telefonia mobile. È la nuova grande sfida di Daniele Peli, fondatore e presidente della società bresciana di telecomunicazioni quotata dal 2018 al mercato Aim di Borsa Italiana, che nei giorni scorsi ha siglato un accordo con Vodafone Italia per diventare operatore di rete virtuale per il territorio nazionale (in termine tecnico MVNO, mobile virtual network operator).

Vodafone metterà a disposizione dei clienti Intred (business e consumer) la propria rete mobile, che, secondo i recenti risultati di una ricerca di Altroconsumo risulta essere la migliore d’Italia per velocità di download e upload, navigazione internet e streaming video. «Siamo molto soddisfatti dell’intesa raggiunta - dichiara il presidente Peli -. Vodafone è il miglior player del mercato italiano per quanto riguarda la telefonia mobile. L’obiettivo è offrire ai clienti una combinazione fisso e mobile diventando di fatto un operatore di telecomunicazioni a 360 gradi».

Si parte nel 2021. Le prime Sim targate Intred saranno a disposizione dei clienti a partire dalla seconda metà del prossimo anno. Il gruppo bresciano ha già richiesto al Ministero il «pacchetto» di numeri telefonici e sta predisponendo offerte per il servizio in fibra e mobile, quest’ultimo sarà supportato da una App gratuita (Ios e Android) che consentirà di gestire l’abbonamento ovunque, direttamente da smartphone o tablet. Ma la società - che oggi conta circa 150 dipendenti - ha in programma il potenziamento dei servizi anche con una serie di assunzioni: in particolare per il nuovo call center che troverà spazio nella sede nuova sede rilevata in via Triumplina, 1.600 mq in uno stabile davanti al quartier generale della società.

In vista del 5G. Il mercato delle telecomunicazioni sta attraversando un cambiamento epocale: se negli anni Duemila c’è stato il passaggio dalla banda stretta alla larga; oggi il mercato richiede la banda ultra larga, con connessioni basate su fibra ottica; ma si guarda già alla tecnologia 5G, sulla quale Intred ha buone carte da giocare. «Il 5G avrà il suo sviluppo a partire dal 2022, oggi sono in corso solo sperimentazioni. I grandi operatori prima di partire dovranno poter disporre di una serie di frequenze oggi occupate dal digitale terrestre - spiega il Presidente -. Non possiamo negarlo, il 5G è una tecnologia che ci interessa». I numeri. Intred continua a registrare buoni livelli di crescita nei volumi e nella marginalità. La società - che ha una potenza di fuoco rappresentata da oltre 3.300 chilometri di fibra ottica in Lombardia - nei primi sei mesi dell’anno ha segnato ricavi per 11,7 milioni in crescita del 16,8% con Ebitda margin a 44,7%. La quotata vede tra i suoi azionisti il Fondo Sovrano Norvegese e la tedesca Allianz (entrambi detengono oltre l’1% del capitale sociale); ma anche il Governo di Singapore, i fondi canadesi, inglesi, austriaci e statunitensi. Circa il 25% del flottante è in mano a investitori esteri, affiancano quelli italiani (Anima, Arca, Azimut...) e la marea di piccoli investitori privati, tra i quali tanti bresciani. L’operatore. Dopo oltre 20 anni di attività Intred diventa quindi operatore pienamente convergente, in grado di offrire servizi Tlc a 360 gradi. «La partnership con Vodafone pone le basi per giocare un ruolo da protagonista anche nella futura evoluzione della connettività - conclude Peli -. La scelta di Vodafone è stata facile: ha un’infrastruttura mobile innovativa e capillare e ha dimostrato grande professionalità e attenzione alle nostre richieste».

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