Economia

Intesa-Ubi, dalla Bce l'ok a Bper per l'acquisto di 532 filiali

La cessione degli sportelli è la condizione posta dall'Antitrust per il via libera all'offerta pubblica di acquisto e scambio
Una filiale Bper
Una filiale Bper
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La Bce ha dato il via libera a Bper per l'acquisto da Intesa Sanpaolo di 532 filiali in eccesso dopo l'acquisizione di Ubi Banca. La cessione degli sportelli è la condizione posta dall'Antitrust per il via libera all'offerta pubblica di acquisto e scambio lanciata da Intesa Sanpaolo e conclusasi nei mesi scorsi con l'acquizione del 91% del capitale di Ubi Banca.

L'accordo tra Intesa Sanpaolo e Bper è stato sottoscritto il 17 febbraio scorso e prevedeva l'acquisto di 400-500 sportelli. Dopo la decisione dell'Antitrust è stato sottoscritto un accordo integrativo con un limitato ampliamento del ramo d'azienda a 532 filiali, composto da depositi e raccolta indiretta da clientela stimati rispettivamente in circa 29 miliardi e 31 miliardi e da crediti netti stimati in circa 26 miliardi. Per oltre il 70% si tratterà di clientela nelle regioni settentrionali.

Per finanziare l'operazione e mantenere una solida posizione, Bper sosterrà un aumento di capitale tra i 750 e gli 800 milioni di euro. Bank of America e Citi si uniranno a Mediobanca per l'aumento di capitale. Piazzetta Cuccia, alla guida del gruppo in qualità di sole global coordinator, sta costituendo un consorzio di banche per sostenere l'operazione. Bank of America e Citigroup saranno co-global coordinator.

L'operazione, secondo quanto aveva riferito il ceo Alessandro Vandelli in occasione della presentazione dei risultati della semestrale, partirà «nella seconda metà di settembre» e «completarlo all'inizio di ottobre». Intanto Intesa Sanpaolo prosegue l'acquisto delle azioni residue di Ubi Banca. Si tratta di 112.327.119 azioni, pari al 9,82% del capitale di Ubi, che non sono state conferite all'offerta pubblica di acquisto e scambio.

A circa una settimana dalla conclusione del periodo di sell out, che si concluderà l'11 settembre, salgono al 4,3% le azioni residue di Ubi Banca acquistate da Intesa Sanpaolo. Il 17 settembre è fissato il pagamento del corrispettivo e il giorno successivo il delisting di Ubi. Ben delineato il percorso che porterà all'integrazione dell'ex popolare in Intesa Sanpaolo. Il 16 ottobre si svolgerà l'assemblea che dovrà nominare il nuovo consiglio d'amministrazione di Ubi, espressione del nuovo azionista di maggioranza. Entro la fine dell'anno ci sarà la vendita degli sportelli a Bper e nella primavera del 2021, infine, si procederà alla fusione di Ubi in Intesa Sanpaolo.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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