Intesa Sanpaolo e Ubi, cosa succede adesso
Intesa Sanpaolo lavora alle prossime tappe dell'operazione per l'aggregazione di Ubi Banca. L'operazione pubblica di acquisto e scambio si è conclusa con il 90,2% di adesioni, ben oltre le aspettative di tutti gli osservatori. Agli inizi della prossima settimana, Cà de Sass invierà una lettera al board di Ubi per chiede di convocare l'assemblea dei soci per la nomina di un consiglio d'amministrazione espressione del nuovo socio di maggioranza.
Entro il 4 agosto (prima dell'apertura di Borsa, ndr) saranno resi noti i risultati definitivi dell'opas e le indicazioni sulle condizioni di efficacia dell'offerta. Il 5 agosto, poi, è previsto il pagamento del corrispettivo. Il nuovo board di Ubi, eletto dall'assemblea che sarà fissata tra il 15 settembre e il 15 ottobre, procederà, entro la fine dell'anno, alla cessione delle oltre 500 filiali a Bper e delle attività assicurative a Unipol, così come previsto negli accordi già sottoscritti nei mesi scorsi e nelle condizioni imposte dall'Antitrust.
Ad aprile del 2021, invece, in occasione dell'assemblea per l'approvazione del bilancio, Ubi darà il via libera anche al progetto di fusione in Intesa Sanpaolo. Il raggiungimento della quota del 90% determina il sell out sulle azioni non conferite all'offerta. Intesa si è impegnata ad acquistare i «titoli non consegnati alle stesse condizioni dell'offerta (17 azioni ISP ogni 10 Ubi oltre a 0,57 euro cash) oppure di liquidare i soci (ad un prezzo di circa 3.50 euro)», spiegano gli analisti finanziari di Equita. In casa Ubi, intanto, ci si prepara al consiglio d'amministrazione di lunedì per l'approvazione dei risultati finanziari del primo semestre. In quell'occazione il ceo, Victor Massiah, potrebbe annunciare, secondo i rumors circolati negli ultimi giorni, la decisione di lasciare la guida della banca.
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