Interventi antisismici col 110%: la sicurezza non è un optional
Il principio alla base dell’intervento antisismico è la «legatura» dei pilastri e delle travi che compongono la struttura portante di un edificio. Legando i pezzi importanti, quelli che sorreggono, si crea un’unione che in caso di scosse telluriche si muove tutta assieme ed evita i crolli delle singole componenti, il problema maggiore per una struttura sottoposta a ondulazioni.
L’immobile di in via Pittori Paglia (condominio di quattro piani e sette appartamenti) a Brescia rappresenta un esempio virtuoso di riqualificazione antisismica - favorite dagli sgravi del superbonus 110%. I lavori inizieranno a giorni e a realizzarli sarà Edil Ida, impresa edile di Travagliato con base in via Napoleone, che conta sette dipendenti, condotta da Enrico, Marco e Francesco Facchinetti, i figli dei fondatori Luciano e Gian Battista.
Come affrontare un lavoro di questo genere lo spiega Enrico Facchinetti, uno dei tre titolari. «In una casa di nuova costruzione i provvedimenti dell’antisismica vengono realizzati dalle fondamenta - racconta - mentre su una casa come questa di via Pittori Paglia la maggiore resistenza passa da migliorie e accorgimenti sul già esistente. Il lavoro partirà dal rinnovamento dell’intonaco esterno, rimuovendo completamente quello vecchio fino a tornare al vivo della struttura e applicandone uno nuovo speciale concepito per concorrere con le altre componenti del condominio alla resistenza antisismica».«Il nuovo intonaco sarà molto più resistente per la presenza fibro-rinforzante nella malta di una rete in fibra di vetro. Una volta ancorato al resto della struttura anche l’intonaco collaborerà quindi alla maggior compattezza dell’edificio».
Il grosso del lavoro - del valore di circa 600.000 euro - sarà però la tassellatura di travi e pilastri per ottenere una serie di vincoli fissi e la creazione di un articolato legame dell’intero sistema portante. Il tempo d’intervento stimato in via Pittori Paglia è di quattro mesi.
Un secondo esempio di antisismica, questa volta da realizzare parallelamente alla riqualificazione energetica, sta per concretizzarsi anche su una casa bifamiliare di via della Volta. La casa è degli anni Cinquanta. Verrà completamente «sventrata» e riportata a nuovo da Edil Ida con tecniche e tecnologie moderne.
Il costo è stimato in 400.000 mila euro. La particolarità dei lavori di via Volta starà nell’intervento di rinnovamento energetico, visto che l’applicazione del cappotto «rafforzante» sulle pareti perimetrali non avverrà sulla facciata esterna ma su quella interna. Particolarità di questo lavoro è rappresentata dalla posizione della casa, che confina con il marciapiede e allargandosi, anche se solo dei 20 centimetri del cappotto, andrebbe a invadere lo spazio pubblico. L’applicazione interna però, nonostante un’efficacia simile a quella esterna, fa perdere al lavoro la sua caratteristica abitualmente «trainante», svantaggio che in questo caso non è un problema vista la concomitanza con il già «trainante» intervento antisismico.
Un lavoro che fa già bella mostra di sé è osservabile in via Dante, dove all’omonimo palazzo si stanno mettendo a nuovo 2.000 metri quadri di facciate. All’esterno la pulizia e il rinnovo dell’intonaco, fatto da un ciclo risanante con micro-grani e l’applicazione di una pittura speciale che riempie le micro-cavillature, è finito pochi giorni fa. L’interno è in lavorazione.
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