Indagine Confapi: calano gli investimenti, cresce l’occupazione

La Redazione Web
Secondo il rapporto si registra nel Bresciano un parziale rallentamento nel secondo trimestre dell’anno, dovuto anche all’aumento dei costi di energia e materie prime. Cordua: «Aspettiamo il bonus 5.0»
La manifattura rallenta
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Fatturato in crescita per oltre la metà delle imprese, ma mercato domestico meno vivace rispetto a inizio anno e investimenti in contrazione. Segnali moderatamente positivi dal fronte occupazionale. L’analisi – realizzata da Confapi Brescia su un campione di 100 imprese, in prevalenza del settore metalmeccanico e con fatturati inferiori ai 10 milioni – mostra un secondo trimestre in parziale rallentamento.

«Gli ordinativi tardano a ripartire – si legge nel rapporto –, la produzione resta invariata, c'è però un aumento non trascurabile delle giacenze su periodo».

L’indagine

Entrando nel dettaglio, il fatturato risulta in miglioramento, effetto dei dati positivi sugli ordinativi del primo periodo dell'anno: oltre la metà delle imprese (52%) registra una crescita, anche se non è trascurabile il 33% di Pmi che registra invece un calo. Produzione e ordini sono in crescita per circa quattro imprese su dieci, mentre sono in calo per un'impresa su tre.

Notizie positive dal fronte occupazionale, secondo l’indagine di Confapi più di un’impresa su quattro (26%) ha aumentato il personale (a fronte di un 9% che lo ha diminuito).

In rallentamento gli investimenti, in particolare all'estero: contesto geopolitico instabile da un lato ed elezioni Usa dall'altra – il cui esito potrebbe determinare mutamenti sostanziali anche nel rapporto con l'Europa – determinano una scarsa propensione a nuovi progetti da parte delle imprese.

Energia e materie prime

Per quanto concerne i costi dell’energia, questi risultano in crescita per quasi il 30% delle imprese, a fronte di un 17% che li osserva in calo. Peggio va ai costi delle materie prime, in crescita per il 44% delle piccole e medie imprese, oltre il doppio rispetto a quelle che osservano invece prezzi in calo.

«I segnali di crescita dei costi – sottolinea però l’indagine –, al momento fortemente focalizzati sulla componente materie prime, non trovano riflessi significativi nelle dinamiche dei prezzi».

Il 57% delle imprese ha, in questo momento, un grado di utilizzo degli impianti inferiore al 70% (una su cinque addirittura sotto il 50%). Il 24% delle imprese ha invece un grado di utilizzo degli impianti molto elevato, superiore all'85%.

Sull’Industria 5.0

«I dati registrano un peggioramento delle condizioni di mercato in Italia e anche all'estero la situazione non è particolarmente rosea – afferma Pierluigi Cordua, presidente di Confapi Brescia –. L'auspicio è che l’iter definitivo per l’attuazione di Industria 5.0 venga ultimato al più presto. Si tratta di risorse importanti, insieme a quelle del 4.0 si tratta di quasi 13 miliardi, che potrebbero aiutare le piccole e medie imprese a fare i necessari investimenti, ora bloccati, per essere sempre più competitive sui mercati».

E sulla buona tenuta dell'occupazione nel Bresciano il presidente Cordua afferma: «I dati positivi testimoniano come gli imprenditori, anche in una fase instabile, tendano a mantenere e a consolidare il rapporto con i loro collaboratori, consapevoli della fatica che si faccia a trovare nuovo personale qualificato e del fatto che i collaboratori rappresentino una risorsa importante per una sana crescita aziendale». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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