Inaugurato il nuovo laminatoio Duferco da 250 milioni di euro

Il più importante investimento siderurgico degli ultimi decenni. «Innovare in siderurgia garantendo la totale sostenibilità sul territorio è la strada da percorrere per mantenere un vantaggio competitivo in Europa» conviene Antonio Gozzi, presidente del gruppo Duferco, all’inaugurazione del nuovo laminatoio Sbm (Smart beam manufacturing) della Duferco Travi e Profilati, a San Zeno Naviglio.

«Questo significa utilizzare le più moderne tecnologie digitali e di analisi di big data per risparmiare energia, acqua, per la sicurezza, per verificare la qualità sul prodotto», evidenzia ancora Gozzi, sottolineando che «innovazione e sostenibilità in siderurgia sono tutt’uno. L’intelligenza artificiale ha portato un cambio di paradigma epocale, anche se fattore umano, concentrazione, empatia, competenza, determinazione sono ingredienti indispensabili che la macchina non può sostituire». 

Il nuovo laminatoio Sbm

Il nuovo laminatoio, che è valso un investimento di 250 milioni di euro, ha una capacità produttiva di 700mila tonnellate l’anno di acciaio e creerà 150 posti di lavoro. Secondo Gozzi «comunica il coraggio dell’impresa, lo sforzo corale degli uomini che hanno creduto in questa sfida, la determinazione e la bellezza di inventare il futuro e, dunque, di costruirlo a partire dalla sostenibilità. Il futuro della siderurgia e dell’industria sarà necessariamente sostenibile».

«L’industria siderurgica è un asset decisivo del sistema industriale dell'Italia a cui non possiamo rinunciare» concorda il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, giunto a San Zeno dopo il Consiglio dei ministri, convocato nella prima parte del mattino a Roma. L’inaugurazione del nuovo laminatoio Sbm, che consentirà alla Duferco Travi e Profilati la verticalizzazione della produzione di acciaio, «si inserisce in un quadro di politica industriale capace di rendere l’Italia sempre più competitiva e ambiziosa nel contesto internazionale» ha sottolineato il ministro, spiegando che «la nostra intenzione è quella di mantenere e rafforzare la funzione strategica dell’industria siderurgica, che non può prescindere da investimenti come quelli che sono stati realizzati nell’impianto di San Zeno sul Naviglio, all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione con un impatto significativo sull’occupazione diretta e indiretta. Questa è la strada giusta».

«Per fare tutto questo - ha commentato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi - devi avere un cuore, come quello che ha dimostrato la famiglia Gozzi con questo investimento». Parole a cui hanno fatto eco quelle espresse dal governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana: «Oggi state dimostrando come il processo di sviluppo sostenibile si possa realizzare anche in un ambito complicato come quello siderurgico».