Economia

In Valcamonica un hub di coworking tecnologico e digitalizzato

All'interno di un convento del 1600 oltre 60 professionisti hanno «trovato casa» grazie a Limes Farm
L’hub di coworking di Limes Farm - © www.giornaledibrescia.it
L’hub di coworking di Limes Farm - © www.giornaledibrescia.it
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Sostenibilità economica e ambientale hanno trovato casa nel cuore della Valcamonica. Dove da tre anni, in un hub di coworking realizzato negli spazi di un ex convento del Seicento a Cividate Camuno, vive una comunità di innovatori. Un modello reso possibile da Limes Farm, startup innovativa fondata nel 2019 da cinque under 45 bresciani con la compartecipazione di Assocamuna. E dopo la prima apertura tutto è pronto per la «replica» a Edolo.

«Il progetto è nato per dare nuova vita al vecchio incubatore di imprese della rete Invitalia – racconta Diego Zarneri, ceo di Limes Farm -, che aveva permesso la ristrutturazione del convento, ma che non era riuscita a garantirne la sostenibilità economica». Un problema che è stato superato grazie a un’intuizione brillante, supportata in modo decisivo dalla tecnologia.

«L’idea era creare un ecosistema innovativo per la Valle Camonica – chiarisce Zarneri -, che unisse imprese tradizionali, startup innovative e liberi professionisti. In questo modo si crea un circolo virtuoso di carattere economico, che permette di fare cassa e di rendere sostenibili gli spazi».

Per il territorio

Nasce così Limes Farm, il primo modello di hub di innovazione pensato per i territori marginali a bassa densità. «Oggi questi spazi ospitano una comunità di oltre sessanta liberi professionisti - prosegue l’amministratore della startup -. Sono profili molto eterogenei: professionisti digitali ma anche avvocati, fotografi, ingegneri. Qui si vive quella che viene chiamata contaminazione cross-professionale».

E aggiunge: «In potenza loro sono imprenditori, perché lavorano con altre persone con cui un domani potrebbero decidere di fare impresa. Inoltre questo mette le 350 imprese associate di Assocamuna nella condizione di poter guardare dentro questi contenitori, che sono startup innovative, e capire se investirci».

Per poter realizzare questo hub di innovazione, però, è stato necessario individuare una soluzione tecnologica che potesse rendere sostenibile un convento del 1600. Il sistema. «Altrimenti i costi fissi di personale ed energia sarebbero stati troppo alti per essere ammortizzati con l’affitto degli utenti – spiega Zarneri -. Limes Farm ha così sviluppato un sistema di controllo degli accessi con parametri biometrici.

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Da un lato questo sistema consente di ridurre i costi di personale, perché tutte le attività che normalmente sarebbero state demandate a un’interfaccia umana, come ad esempio prenotare una sala riunioni, sono convogliate in una web app». Dall’altro, aggiunge il ceo «si abbattono i costi energetici, con la conseguente riduzione di emissioni, perché un particolare controllo degli accessi permette di tracciare il comportamento degli individui all’interno dell’ambiente.

Questo significa che il sistema in automatico riscalda e illumina gli spazi che, di volta in volta, vengono prenotati e utilizzati a seconda delle necessità. È una domotica che consente risparmio energetico ed economico per spazi disponibili 24 ore su 24, sette giorni su sette».

Il vero risultato di Limes Farm è la creazione di una comunità di innovatori in Valle Camonica, «che dà un’opportunità a profili professionali straordinari che senza questa opzione fuggirebbero dalla valle - conclude Zarneri -. Prossimamente apriremo un nuovo hub a Edolo, perché il nostro è un modello che offre soluzioni scalabili e replicabili in territori simili a quelli in cui è nato. E l’Italia è fatta di territori molto più simili alla Valle Camonica che a Milano. Lasciateci sognare in grande».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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